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Condivisione affettiva e teatro


Una rappresentazione teatrale è un lungo momento di condivisione affettiva tra uomini e donne che non si conoscono e che senza dubbio non si rivedranno mai più. Nel corso di qualche ora hanno tuttavia vibrato con le stesse emozioni. Da una parte e dall’altra della scena si è creata una complicità, nonostante la differenza di ruoli e la loro separazione nello spazio, che costituisce «‘un’estensione della partecipazione”.
La struttura antropologica del teatro consiste nel privilegio dell’uomo di giocare coi gesti per renderli efficaci, anche se ci crede solo in parte. La professionalità dell’attore è misura della sua disinvoltura nel muoversi all’interno dei codici espressivi del suo pubblico.
Si tratta per lui di essere un orafo nell’arte di mostrare sentimenti che pur non prova o che crea provvisoriamente in funzione delle necessità del ruolo.

Tratto da I LABORATORI DEL CORPO di Anna Bosetti
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