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Le fonti, gli spin doctor e l’informazione ostaggio degli officials

Le fonti, gli spin doctor e l’informazione ostaggio degli officials 

Le fonti d’informazione, le organizzazioni giornalistiche e il pubblico dei riceventi sono i 3 tipi di attori della negoziazione giornalistica. Di solito, il pubblico è escluso nelle analisi sulle modalità di produzione dell’informazione e richiamato soltanto quando si parla di effetti dei messaggi sulle audience, oppure delle modalità e dei contesti di fruizione dei media. MA, in realtà, i destinatari dell’informazione svolgono un ruolo rilevante nella costruzione dei climi d’opinione. 
La logica politico-pedagogica non prevede un coinvolgimento dei riceventi, bensì un loro convincimento. Secondo questa accezione, il giornalismo non è un luogo d’incontro fra sensibilità, modelli e progetti diversi, che forgia l’opinione pubblica nella misura in cui riesce a far incontrare tali differenze, ma solo il luogo di costruzione di un progetto specifico. In questo modo, è più facile anche per i giornalisti sviluppare concezioni della propria professionalità a ridosso della militanza politica, o, comunque, orientarsi verso la comunità ristretta dei “millecinquecento lettori”, come Forcella definì il restringimento del campo informativo e delle capacità interpretative della stampa al circolo esclusivo delle classi dirigenti. Ovviamente, il giornalismo resta, comunque, produzione culturale che realizza una specifica ri-costruzione della realtà e, pertanto, definisce rappresentazioni sociali e climi che forgeranno l’opinione pubblica. 
Ovviamente esistono e si affinano gli strumenti e le forme per ottenere visibilità e migliore capacità di definire le situazioni da parte dei singoli soggetti interessati ad apparire sui media. Ed è altrettanto evidente come tali strumenti, abilità e forze siano iniquamente distribuiti nella società. 
Inoltre, le caratteristiche di de-localizzazione e di de-spazializzazione create dai media nella società globale rendono negoziazioni e feedback differiti, meno immediati ⇒ i produttori degli eventi non possono agire se non supponendo le reazioni dei concorrenti, dei destinatari e, più in generale, del contesto, la cui complessità sociale si è notevolmente accresciuta. Per questo motivo, negli ultimi anni si sono moltiplicate le spese per attività di ricerca, necessarie ai decisori per conoscere le opinioni e le disposizioni di atteggiamento dei cittadini. 
“Costruire condivisione con i propri destinatari” = attirare la loro attenzione e attivarne l’interesse, per cercare di entrare in sintonia con i mondi da loro abitati; = costruire forme di comunicazione che sappiano stabilire appartenenze, o, per meglio dire, “contesti di consapevolezza”, all’interno dei quali sia possibile elaborare processi interpretativi comuni, che diano adito a nuove comunità di modi di vita, dove sia possibile far interagire proficuamente le prospettive culturali dei partecipanti. 
Le fonti entrano a pieno titolo nella negoziazione che definisce il processo di ricostruzione della realtà operato dai media giornalistici. 
Si possono definire “fonti” tutti quegli attori sociali da cui i giornalisti assumono quotidianamente informazioni nella loro continua attività di ricerca di storie per i notiziari; la loro caratteristica più saliente è quella di fornire informazioni come membri o rappresentanti di gruppi più o meno organizzati, e anche settori più ampi della nazione e della società. 
Mancini parla di un “sistema fragile” proprio per la complessità di questi rapporti di forza, di esercizio di potere sulla società. In tale “sistema fragile”, però, i rapporti di forza possono variare, in diversi momenti storici e al mutare di alcuni equilibri all’interno del sistema; i mutamenti possono essere anche solo episodici. 
L’abilità negoziale di una fonte dipende dalla sagacia con cui riesce a sviluppare strategie comunicative all’interno del proprio contesto d’azione, finalizzate a circoscrivere ai propri interessi i significati e le informazioni da essa ritenute rilevanti e funzionali e quindi a rendere visibili tali significati e informazioni. 

Tratto da I MEDIA E LA POLITICA INTERNAZIONALE di Elisa Bertacin
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