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Etnomusicologia: musica e antropologia


Gli etnomusicologi studiano la musica di qualsiasi gruppo umano nei termini in cui questo gruppo considera la propria musica e, allo stesso tempo, sulla base di precise metodologie analitiche elaborate dalla disciplina sulla base di cento e più anni di esistenza. Nel complesso essi vogliono dare un contributo alla reciproca comprensione umana facendo in modo che qualsiasi gruppo parli direttamente della propria vita musicale e delle proprie idee intorno alla musica, giustapponendo a ciò delle osservazioni tecniche sulla base di un discorso scientifico condiviso internazionalmente dagli studiosi specialisti.

Poiché quasi tutte le ricerche prendono conto di persone viventi e dunque si richiede massima attenzione ad un codice etico base. Far ricerca di etnomusicologia (e d’antropologia in genere) significa essenzialmente conoscere delle altre persone. È una faccenda di relazioni interpersonali, di rapporti umani. Lo studioso deve essere in grado di stabilire rapporti umani con le persone della cui musica si interessa. Fare ricerca non significa “rubare” dei suoni a qualcuno che canta e suona, ma conoscere e rispettare l’espressione musicale e le opinioni di persone che hanno un concetto di musica diverso da quello che si può apprendere nei nostri conservatori e scuole di musica.. Significa
invece cercare di conoscere (rispettandole) e interpretare le espressioni (e le opinioni) musicali di persone che hanno un concetto di musica diverso da quello che si può apprendere nei nostri conservatori e scuole di musica.

Scrive Lortat-Jacob: «ho sempre pensato che non ci si può interessare degli uomini – in particolare a quelli che l’etnologia ci permette di avvicinare – senza amarli profondamente» (Lortat-Jacob 2007: 11): l’espressione musicale è parte dello stare al mondo delle persone: non si può estrapolarla, non si può studiare la musica di un gruppo di persone senza considerarle nel loro insieme, nel loro modo di stare al mondo.
In questa prospettiva gli etnomusicologi fanno solitamente lunghe ricerche sul campo per conoscere bene le musiche che studiamo cercando talvolta di prendervi parte. È fondamentale provare ad entrare dentro la cultura musicale studiata, riconoscere differenze fra ideali e pratiche musicali, discutere con i protagonisti.

In concreto: gli etnomusicologi debbono avere parimenti conoscenze di antropologia e di musicologia. (diversamente da quello che molti credono e affermano – anche in Sardegna - fare etnomusicologia non significa semplicemente registrare qualcuno che canta o suona, e/o collezionare delle registrazioni di “musiche etniche” o “popolari” eccetera.).
L’etnomusicologia non è lo studio delle “musiche etniche” poiché gli etnomusicologi non accettano l’idea che alcune musiche (e quindi alcuni popolazioni) siano etniche e altre no! “Musica etnica” è una inutile ripetizione: tutte le musiche appartengono ad una cultura, infatti, è quindi tutte le musiche sono etniche (cfr. la definizione vista prima di Blacking: all music is folk music!)

Tratto da I MONDI DELLA MUSICA. LE MUSICHE DEL MONDO. di Elisabetta Pintus
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