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Organizzazione sociale della musica


L’organizzazione sociale riguarda il modo in cui un gruppo di persone suddivide, sistema o ordina se stesso. La somma delle idee musicali e delle esecuzioni è irregolarmente suddivisa tra le persone di una qualsiasi cultura musicale. Alcuni si esibiscono spesso, altre quasi per nulla. Alcuni fanno musica come mestiere mentre altri sono pagati poco o per niente. In rapporto all’età e alla suddivisione sessuale, bambini, donne, uomini e anziani eseguono canti diversi e fanno differenti esperienze musicali. Anche i gruppi razziali, etnici e di lavoro cantano un loro repertorio specifico ed a ciascuno potrebbe essere assegnato il suo proprio ruolo musicale. Tutti questi fattori hanno a che fare con l’organizzazione sociale della cultura musicale e vengono basati sulle idee proprie della cultura musicale riguardo la musica, così
come si è descritto nella precedente sezione I. Possiamo chiederci «Che cosa significa (in questa o quell’altra cultura musicale) fare esperienza della musica per una ragazza adolescente, un giovane professionista di città, una nonna della campagna di tradizione etnica tedesca che vive in una fattoria?» In ciascuno dei seguenti capitoli seguiremo la biografia o l’autobiografia di un musicista, anche perché siamo interessati a come i differenti individui fanno l’esperienza della musica e a quale parte questa occupi nelle loro vite.
Qualche volta la suddivisione dei comportamenti musicali è simile alle suddivisioni sociali all’interno del gruppo e rinforza le consuete attività della cultura. Ad esempio cantando in gruppo i pigmei africani intrecciano le loro parti per costruire un’unità complessa e ben integrata (vedi capitolo 3).
Lo studioso Alan Lomax evidenzia che le esecuzioni collettive come queste simbolizzano l’enfasi dei pigmei sul coordinamento collaborativo in altre sfere della vita, come il lavoro quotidiano (Lomax 1976: 41; vedi Turnbull 1962 per una vivace descrizione della vita e della musica pigmea).
D’altra parte, qualche volta la musica va contro i principali caratteri culturali, specialmente durante i periodi festivi o in importanti momenti del ciclo della vita (iniziazioni, matrimoni, funerali eccetera). Quindi le persone ai margini della cultura diventano importanti quando fanno musica per queste occasioni. In realtà, molte culture musicali assegnano uno status sociale basso ai musicisti, benché riconoscano anche il loro potere e qualche volta vedano del magico nella loro attività. Le due caratteristiche più importanti dell’organizzazione sociale della musica sono lo status ed il ruolo: il prestigio di quanti fanno musica e i differenti ruoli assegnati alle persone nella cultura musicale. Molte delle situazioni trattate in questo libro dipendono da questi aspetti fondamentali dell’organizzazione sociale.

Tratto da I MONDI DELLA MUSICA. LE MUSICHE DEL MONDO. di Elisabetta Pintus
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