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La valutazione di prerequisiti specifici:area percettivo-spaziale motoria


Lo strumento classico per valutare la maturazione di competenze dell’area spaziale-motoria (importante per la scrittura e la lettura) è il Test della Frostig (in riferimento all’apprendimento della lettura) e di cui esiste una versione più recente ovvero  il Test di percezione visiva e integrazione visuo motoria (TPV): questo test non ha esami che ne attestano la validità in Italia e riguarda come è intuibile aree oculo-motorie, rapporti spaziali. Lo scoring è molto attendibile. Il Test della Frostig  si chiama Test di sviluppo della percezione visiva. Include una serie di sub-test di coordinamento visivo-motorio , riconoscimento delle figure di fondo, relazioni spaziali. La somministrazione dura circa un’ora. La validità è  stata studiata in bambini americani ed evidenzia correlazioni intorno all’ r= 0.45 con apprendimento iniziale alla lettura ed adesione alle abilità misurate in soli 2 fattori: 1)discriminazione visivo-percettiva 2)visuo-motricità- Non risultano esami di validità condotti in Italia.
La Perceptual Test Battery (PTB) di Wepman include sub-test di discriminazione uditiva di parole e numeri oltre che quella visiva.  La verifica della validità dell’adattamento italiano ha messo in luce effetti significativi dei fattori socio-culturali (i bambini di città compiono meno errori) età (le prestazioni migliorano con l’aumentare dell’età) sesso (le femmine ottengono risultati migliori nelle prestazioni di memoria uditiva).
 Vi sono altri test che valutano le capacità percettive:
- Test di esplorazione visuo spaziale e discriminazione visiva nell’età evolutiva,discriminazione visiva ed esplorazione visuo-spaziale.
Il Test di Bender chiamato Bender Visual Motor Gestalt Test (BVMGT), è basato sulla riproduzione di disegni geometrici ed è largamente utilizzato in ambito internazionale per la valutazione di un insieme di abilità percettive, visuospaziali e cognitive in generale quando si sospettano alterazioni del normale funzionamento in seguito a lesioni del sistema nervoso centrale. La teoria di riferimento è quella della Gestalt. Vi sono delle varianti delle 9 figure geometriche-stimolo e vi è anche una forma ridotta del test (per i bambini). Il BVMGT valuta quindi le capacità cognitive oltre che l’individuazione di meccanismi di difesa e di problemi emotivi. Lo scoring è assegnato in base agli errori compiuti nella copiatura del disegno ovvero tanto più il punteggio è alto tanto più sono numerosi gli errori. Il metodo di Pascal e di Suttell chiede di individuare gli errori elencandone un massimo di 105 mentre il metodo di Koppitz si richiama anche alla qualità degli errori. La validità del test nel segnalare la presenza di danni cerebrali è insufficiente nella diagnosi della patologia oltre che nella natura precisa del malfunzionamento psicologico.
Largamente utilizzato nella diagnostica neuropsicologica è il Bentos Visual Retention Test (BVRT) basato anche esso sulla riproduzione di figure geometriche ma a differenza delle prime sono anche da riprodurre a memoria dopo un certo lasso di tempo (5-10-15 sec, nelle tre varianti parallele dell’edizione italiana). A differenza del precedente può essere somministrato anche in piccoli gruppi. Gli studi di validità mettono in luce differenze in base all’età e alla scolarità.
Il Developmental Test of Visual-Motor Integration (VMI) deriva da questi ultimi due ed è un test carta-matita in cui si richiede al soggetto di copiare forme geometriche; è sia a somministrazione individuale che per piccoli gruppi, dura 10-15 minuti ed è riservato a bambini dai 3 ai 7 anni, inoltre è composto da 27 item. Esiste una forma abbreviata di 18 item. Nel VMI il test consiste nell’identificare in 3 minuti il maggior numero di figure (su 27). Nel sub-test di coordinazione motoria il compito consiste nel tracciare le forme stimolo con una matita senza uscire dai margini del percorso tracciato (la prova dura 5 minuti). Altri test poco diffusi sono: Prova Grafica di organizzazione percettiva per bambini da 4 a 6 anni, test del riconoscimento tattile e test di imitazione dei gesti.

Tratto da I TEST IN PSICOLOGIA di Antonino Cascione
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