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Test di personalità

 
Quando i problemi di apprendimento hanno una sospetta base emotiva bisogna fare accertamenti in questo senso. Bambini che sono al di sotto dei 9-10 anni di età non hanno acquisito una buona capacità di comunicazione referenziale per cui non è possibile sottoporli a questo genere di prove- Le forme per bambini dei questionari di Cattell e di Eysenck producono valutazioni non abbastanza stabili nel retest e quindi possono essere utilizzati nell’ambito informativo-divulgativo ma non per la diagnosi individuale. Esistono i questionario eterodescrittivi che sono da somministare ai genitori o a persone che conoscono bene il bambino. Il più famoso è il Personalità Inventory for Children (PIC) che è un questionario di 600 item vero/falso per ragazzi dai 6 ai 16 anni, lo scoring si riferisce a 33 scale dove 3 sono di controllo, una di disadattamento generale, 12 cliniche, 17 supplementari.
Un altro questionario etero-descrittivo rivolto agli insegnanti della scuola elementare è il Questionario per lo screening dei bambini a rischio psichiatrico che indaga su cinque aree: disagio psicologico, profilo cognitivo, condizioni fisiche, presenza di eventi psicosociali stressanti, ruolo della famiglia. Entrambi questi questionari hanno bisogno di conferme sulla validità e sull’attendibilità.
Per quanto riguarda i test proiettivi essi inducono il bambino a manifestare i problemi ma non garantiscono né attendibilità né tantomeno validità.
Vi sono una serie di test tematici che derivano dal TAT  dove le valutazioni si basano su storie inventate dai soggetti in risposta ad uno stimolo figurativo raffigurante personaggi in azione. Le figure stimolo sono rappresentate da animali. I bambini devono saperne ricavare una storia (il che è difficile prima dei 4 anni) ma nulla esclude di poterli utilizzare anche in età adulta. Il CAT (Children Appercetion Test) si riferisce a un modello teorico di psicoanalisi dell’Io, elaborato da Bellak. Nelle tavole (dieci) vi sono animali antropomorfizzati. Ogni tavola è riconducibile ad un problema segnalato dalle teorie psicoanalitiche dell’Io. Nella CAT-H si utilizzano invece figure umane e si affrontano le stesse tematiche, più adatta per ragazzi con un età mentale superiore ai 10 anni. Validità e attendibilità non hanno ottenuto riscontri visto i problemi legati alla soggettività dello scoring.
SDI (Storie Da Inventare) di Boncori L., deriva dal CAT: vi sono due serie parallele con 12 tavole ciascuna che raffigurano animali antropomorfizzati e i modelli teorici sottostanti sono la psicoanalisi dell’Io e il modello gerarchico dei bisogni di A. Maslow.(bisogni fisiologici di sicurezza, appartenenza, affetto, stima, successo ecc). Il test è a somministrazione individuale o collettiva ed è rivolto ai bambini dalla 1a elementare fino alla 3a media. Anche con gli adulti c’è stata la sperimentazione ma senza la pubblicazione di dati adeguati. La validità ha indicato l’organizzazione gerarchica dei bisogni ipotizzata da Maslow, oltre che la valutazione di dati che riguardano meccanismi di difesa (negazione, proiezione, umorismo e altruismo). Il test di Blacky si riferisce alla teoria psicoanalitica freudiana. Vi sono 12 tavole che raffigurano scene di vita quotidiana del cagnolino Blacky e della sua famiglia. La storia raccontata dal bambino va integrata con le informazioni raccolte mediante un’inchiesta circa la tavola che gli è piaciuta di più, a conclusione del test. Vi sono studi che hanno fatto notare la correlazione debole del test con i principali costrutti psicoanalitici, ciò non vale per i meccanismi di difesa che sono poco correlati. Patte Noire è una variante francese dove il protagonista è un porcellino con una zampa nera, vi sono 17 tavole e ognuna è ispirata a un problema tipico della teoria psicoanalitica. In entrambi i test gli studi sull’attendibilità e sulla validità sono poco incoraggianti. I test basati sui disegni sono invece famosi per la loro economicità e per la sensazione che danno allo psicologo di comprensione intuitiva e immediata del soggetto. La sensazione soggettiva però non corrisponde ad una validità oggettiva quindi è preferibile che questi test vengano utilizzati solo in assenza di strumenti più affidabili e che i risultati vengano confrontati con altri risultati ottenuti con altri metodi.

Tratto da I TEST IN PSICOLOGIA di Antonino Cascione
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