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Ambienti operativi dell’igiene mentale


Il termine igiene mentale è coniato agli inizi del 900 da Meyer, psichiatra emigrato in USA dalla Svizzera (padre della psichiatria americana); concepì il termine  per identificare un movimento di opinione pubblica a favore del miglioramento delle condizioni di ricovero e trattamento dei pazienti psichiatrici. Il promotore del movimento è BEERS: manifesta disturbi psichiatrici (tentato suicidio), soffre per il trattamento ricevuto per cui pensa di dedicarsi alla riforma dei servizi psichiatrici americani (fa resoconto delle esperienze ospedaliere e esposizione delle sue idee relativamente ad una riforma dell’assistenza psichiatrica). Il suo libro riscuote l’interesse e adesione di molte personalità del mondo accademico. Nel 1908 fonda l’istituto per l’igiene mentale e nel 1909 il comitato nazionale. Scopi: accrescere il livello di educazione psichiatrica professionale, migliorare la qualità della terapia per malati mentali e promuovere l’igiene mentale attraverso l’educazione dell’opinione pubblica. Il movimento ha successo in molti paesi: 1930 primo congresso internazionale di igiene mentale, 1948 congresso di Londra
Situazione italiana: cammino faticoso, 1906 commissione per lo studio delle cause delle malattie mentali, 1910 volume di de Sanctis dedicato a sanità fisica e mentale. I pionieri dell’igiene mentale in Italia sono Medea e Ferrari che partecipano alla costruzione della Lega Italia dell’IM. Anche in Italia iniziano a diffondersi le idee sulla profilassi mentale che comprendeva un insieme di programmi di assistenza, terapia e riabilitazione. Nasce l’istituto italiano di IM, previdenza e assistenza sociale ( da Levi).
Il significato di malattia e sofferenza psichica non possono esaurirsi in un discorso solo medico:
•    Morbo: si riferisce al biologico, sintomi biomedici
•    Malattia: l’esperienza soggettiva accompagnata da reazioni interpersonali e socioculturali
Importanza dei fattori socioculturali: sanno orientare i soggetti verso l’assunzione del ruolo di paziente mediante uno specifico atteggiamento di fronte alla malattia che può condurre ad approdi diversi.
Epidemiologia: studio della diffusione delle malattie su un dato territorio
Profilassi: prevenzione delle malattie
Nosologia: descrizione e classificazione delle malattie
Eziologia: studio delle cause delle malattie

Sistemi di tutela della salute;
•    Professionale: costituito da operatori della salute che hanno bisogno di un educazione mirata all’esercizio della professione
•    Medica tradizionale: pratiche non codificate o raccolte in testi canonici, ma metodi d’intervento tramandati per via orale
•    Popolare: l’auto-aiuto che può darsi attraverso la conoscenza di rimedi fondata sulla propria esperienza o mutuata da consigli di familiari-conoscenti. Influenza la definizione di malattia: l’atmosfera culturale del soggetto influenza la codificazione dei sintomi, la definizione dei comportamenti consentiti culturalmente.

Ambiti di interesse dell’IM: oggi frontiere sempre più ampie: ciclo migratorio, comparsa di nuove malattie, individui senza fissa dimora, sindromi post-traumatiche da stress derivanti da disastri naturali o umani, tossicofilie, rapporto uomo-habitat.

Tratto da IGIENE MENTALE. PSICHIATRIA E PREVENZIONE. di Antonella Bastone
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