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Prevenzione e handicap psichico


Il ritardo mentale (oligofrenia) è un disturbo dello sviluppo psichico che si verifica nell’infanzia/adolescenza. Deficit intellettivo che compromette l’adattamento nel contesto ambientale e una normale esistenza.
Caratteristiche: insorgenza prima dei 18 anni, QI < 70, compromissione del comportamento adattivo valutata in riferimento alla capacità di incontrare gli standard per età, livello culturale, in aree come le attività sociali, senso di responsabilità, indipendenza, autosufficienza, comunicazione, vita quotidiana.
L’insufficienza mentale può presentare diverse limitazioni e incapacità di svolgere compiti anche semplici, ma se il deficit è lieve può consentire un’esistenza adeguata.
Caratteristiche comuni: immaturità, infantilismo, egocentrismo, insicurezza, vulnerabilità, crisi depressive, impulsività, aggressività.  

Eziologia:
- Cause genetiche: anomalie cromosomiche, disturbi metabolici, anomalie encefaliche, malformazione cranio
- Danni prenatali dovuti a infezioni, intossicazioni, danni fisici, disfunzioni placentari, disturbi endocrini
- Cause socioambientali: malnutrizione, povertà, ambiente familiare instabile

Prevenzione:
- Primaria: permette una grande riduzione (maggiore attenzione alla vita perinatale: immunizione rosolia, precauzioni durante la gravidanza, assunzione farmaci, migliori condizioni nutritive per madre e bimbo)
- Secondaria: identificare precocemente la condizione e intervenire per prevenire o limitare il ritardo, applicazione di programmi precoci (per es. bambini in età scolare sono capaci di elevare significativamente il QI con un adeguato aiuto nell’apprendimento)
- Terziaria: sostenere i soggetti con ritardo e loro famiglie cercando di ridurre disabilità e complicazioni (spesso compaiono anche disturbi fisici) che si ripercuotono sul soggetto con frustrazione di fronte all’incapacità di soddisfare le richieste dell’ambiente, disturbi affettivi, della personalità.

Nei casi più lievi anche psicoterapia, nei più gravi solo intervento farmacologico e comportamentale.

Istruzione: alcuni possono frequentare le scuole normali, altri hanno bisogno di insegnati specializzati. L’inserimento nelle scuole normali dà il vantaggio di non essere collocati in un contesto a se stante (integrazione), ma lo svantaggio di frustrare il soggetto richiedendo prestazioni eccessive (disadattamento, isolamento, mancanza di un sostegno adatto). Se possibile, attivare un piano di orientamento scolastico-professionale per una maggiore emancipazione. Necessario il sostegno alla famiglia: fornire un’adeguata informazione sulle condizioni del bambino e per eventuali reazioni ansiose-depressive

Tratto da IGIENE MENTALE. PSICHIATRIA E PREVENZIONE. di Antonella Bastone
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