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Modalità innovative di intervento sulle tossicodipendenze


Non esistono all'oggi in Italia ricerche che possano rendere conto in maniera chiara ed esaustiva dell'esito degli interventi di tutti questi anni. E' possibile tracciare un ipotetico scenario a 3/3:
1/3: persone decedute: aids, overdose, epatiti, endocarditi, incidenti droga-correlati. Solo il 50% delle persone eroinodipendenti per via endovenosa supera il cinquantesimo anno d'età; l'aspettativa media di vita è di 40 anni.
2/3: persone “affrancate”: l'indizio più consistente in questa direzione è offerto dalle comunità terapeutiche che, lavorando con un numero circoscritto di utenti, possono fare utili ricerche di follow-up. Si ritiene che una comunità “sufficientemente buona”, che lavora con adeguata professionalità ed onestà intellettuale, tende a conseguire un risultato stabilmente drug-free per il 25% delle persone che hanno aderito a quel tipo di trattamento.
3/3: Persone recidive: riguarda coloro che hanno accumulato intere decadi trascorse facendo uso di eroina, con l'avvicendamento di periodi altalenanti.
Se quanto delineato è uno scenario possibile e credibile a ciò che è accaduto , ne derivano alcune scelte di indirizzo e linee operative per l'intervento del sistema sociosanitario nel suo insieme (strategia dei quattro pilastri):
1.    REPRESSIONE DEL NARCOTRAFFICO;
2.    LA PREVENZIONE;
3.    LA CURA E RIABILITAZIONE;
4.    LA RIDUZIONE DEL DANNO: gli interventi di riduzione del danno sono in Italia ideologicamente contrastanti perchè si ritiene che possano fungere da incentivo e contenere un messaggio diseducativo. Lo scopo di queste politiche preventive è di diminuire la mortalità per overdose e per le malattie droga-correlate. Oltre ad un rafforzamento quantitativo, si tratta di trasformare i progetti in servizi; ma alcuni interventi fanno ancora fatica ad essere sdoganati in Italia, in quanto richiedono alcune riforme legislative. Primo fra tutti il sistema di allarme rapido che consentirebbe di conoscere in tempo reale, nei luoghi in cui la sostanza viene consumata, ciò che esattamente contiene. In secondo luogo, si evidenzia la necessità di poter fruire di luoghi per il consumo protetto, oggi impediti da un' articolo del testo unico sulle tossicodipendenze, il Dpr 309 del '90.

Tratto da IL CONSUMO DI SOSTANZE PSICOATTIVE OGGI di Angela Tiano
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