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Ultime tappe del pellegrinaggio: entrata nel Lazio e ingresso a Roma

Percorso della Francigena: l'entrata nel Lazio

Entrati nel Lazio, si tocca il lago di Bolsena, poi le terre dei monti Cimini dopo Viterbo, quindi campagnano e poi Roma, toccando la vetta di monte Mario, Mons gaudii, dove i pellegrini celebravano con un te deum l’arrivo alla meta. Qui gli imperatori celebravano i loro trionfi. Nel medioevo i pellegrini scendevano da monte Mario verso S. Pietro seguendo l’itinerario della via trionfale. La zona si popola molto dopo il 1300 (anno del I giubileo di Bonifacio VIII), grazie al flusso di pellegrini. Prima meta era di solito San Pietro. Visitata la basilica si passava agli altri luoghi di culto. Sigerico visitò 22 chiese.

Acquapendente nasce forse dal borgo di Arisa, cresciuto attorno all’X secolo lungo la Francigena. Tre ospedali e due magioni in città. Nella cattedrale c’è la cripta del S.Sepolcro, del X secolo, con 24 colonne sovrastate da capitelli decorati e un doppia scalinata per raggiungere le reliquie, sul modello del S.Sepolcro. Bolsena fu popolata nel III secolo a.c. dagli abitanti dell'etrusca Velina = Orvieto di oggi, deportati dai romani. Sigerico la cita col nome di Santa Cristina. Diviene importante dopo il miracolo del 1263 quando da un'ostia sgorga sangue. Papa Urbano IV istituì a ricordo la festa del Corpus Domini, che avrebbe portato nella chiesa romanica di S. Cristina un gran flusso di pellegrini. Nella chiesa sono le reliquie della santa. Orvieto, su una rupe di tufo, era in un posizione importante. Il duomo, dedicato all’assunta, fu fondato da papa Nicolò 4 il 13 novembre 1290 ed un suo capolavoro è la cappella della madonna di S. Brizio affrescata in parte dal Beato Angelico.
A Montefiascone, altra tappa di Sigerico, sono testimonianze importanti: la cassia-francigena qui si univa alla direttrice che veniva dal Valdarno e Orvieto. Famosa qui è la rocca dei papi, o la basilica di san Flaviano dell’XI secolo da dove i papi benedicevano la folla. A Viterbo, leggermente fuori la Cassia, transitarono molti viaggiatori famosi, aumentando dopo il giubileo, come gli ospitali. Nel giubileo del 1350 furono esposte le reliquie di santa Rosa. Periodo d’oro della città fu nel XII secolo, coronato dall’elezione della città a sede papale decisa nel 1257. vi soggiornarono molti papi. Celebre fu il conclave che elesse Gregorio X dopo 33 mesi: Il capitano del popolo Rainero Gatti fece chiudere i cardinali cum clave finché non decidessero. A Sutri, Suteria di Sigerico, era venerato Saturno, dai romani che conquistarono la città nel IV secolo a.c. Il borgo vide episodi importanti per la chiesa come la deposizione dei tre papi da parte di Enrico III nel 1046.  

L'ingresso a Roma dalla Francigena

Verso Roma, oltrepassato il Grande Raccordo, passiamo per la riserva dell'Insugherata, quindi raggiungiamo Monte Mario, panoramico su Roma, sulle cui pendici sono famose ville.
Da monte Mario entravano i pellegrini a Roma. Seguendo la via trionfale si giunge al Vaticano, se ne costeggiano le mura e si entra a S. Pietro. Solo nel 1552 nasce il canonico “giro delle 7 chiese”, proposto da san Filippo Neri. Il percorso parte da Santa Maria Maggiore e termina a San Pietro.
Santa Maria Maggiore secondo la leggenda fu edificata qui da papa Liberio per celebrare la nevicata miracolosa del 5 agosto del 356. Comunque qui era un complesso romano, poi una basilica del V secolo. La nuova facciata è del 1741 in stile barocco, ma con il campanile di forme trecentesche; davanti alla chiesa l’ex obelisco del mausoleo di augusto e la colonna di marmo che veniva dalla basilica di Massenzio. Raggiungiamo poi la basilica di S. Lorenzo fuori le mura, nata dalla fusione di 2 basiliche di epoche diverse erette dove forse fu giustiziato il santo. Papa Pelagio II fa costruire la basilica più antica, Clemente III fa fortificare il complesso. Campanile del XII secolo in romanico laziale, portico con molte opere d’arte. Tre navate con 22 colonne.
Nascita del Giubileo: nel Natale 1299 una folla di romani raggiunge S. Pietro – i pellegrini si giustificano che si era diffusa la voce che chi avesse visitato la basilica nei primi giorni del nuovo secolo avrebbe ricevuto l’indulgenza plenaria. Dopo lunghe consultazioni Bonifacio VIII indice il 1° giubileo il 22 febbraio 1300. La tradizione ha trasformato la città, creando vie per i pellegrini come via S. Giovanni in laterano.
La Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, con facciata in stile barocco, è edificata su una ex costruzione romana. Tre navate interne con 12 colonne in granito.
Siamo poi a San Giovanni in Laterano, eretta da Costantino su modello di S. Pietro nel 313-18 e modificata più volte. La facciata attuale è del 1732 ed è sovrastata da 15 statue tra cui Cristo e S.Giovanni. Interno a 5 navate lungo 130 metri. Basilica di S. Sebastiano, nel sito dove furono custoditi temporaneamente i corpi di Pietro e Paolo. Attorno al 300 vi fu costruito un sepolcro. La chiesa conserva le impronte dei piedi del Cristo del “domine quo vadis?”. Facciata terminata nel 1613. Catacombe cristiane accessibili. Basilica di S. Paolo fuori le mura: la più ampia di Roma dopo S. Pietro, fondata da Costantino nel luogo del martirio di Paolo. Ricostruita, è riconsacrata nel 390 e terminata nel 395. Nell’alto medioevo diviene il borgo fortificato di Giovannopoli, da papa Giovanni VIII. Incendio del 1823. Interno lungo 132m in cinque navate e stile cinquecentesco.

Siamo infine alla Basilica di S. Pietro, la cui piazza è un ellisse di 240 m di larghezza realizzata da Gian Lorenzo Bernini tra il 1656 e il 1667. I due emicicli laterali han porticati a 4 ordini con 284 colonne e 88 pilastri. Al centro della piazza è l’obelisco vaticano, alto più di 25 m, su cui culmina una stella con le reliquie della Ss. Croce. La basilica attuale sostituisce diverse chiese, sul luogo dove secondo tradizione erano le spoglie di S. Pietro. La chiesa di oggi è lunga 194 m con transetto di 155 m e cupola alta 136,5. Al centro della facciata è la loggia delle benedizioni da cui si affaccia il papa. Cinque porte: l’ultima a sinistra è la porta Santa, aperta solo negli anni giubilari. Nella basilica sono molti sepolcri papali, e la statua di S. Pietro. Poi il baldacchino del Bernini del 1633. Nella navata di destra è la cappella con la pietà di Michelangelo.

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