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Walter Otto - Il sentimento del sacro

Otto - Il sentimento del sacro

La coscienza religiosa scaturisce dunque dalla vita pura. E' lo stesso esistere che deve risvegliare il sentimento del sacro. Schelling dice che la coscienza umana non è arrivata a Dio, se ne è solo allontanata gradualmente. in questo punto i 2 si incontrano. La prima religione è tutt'uno con la vita, abita in tutte le forme della vita. Con la distinzione sacro-profano la religione perde forze: ma anche nel dominio dell' intelletto si rifugia nei sogni o nel sentimento di infelicità. il divenir profano della vita è distruzione della connessione armonica uomo-natura, sulla quale H fonda ogni religione. Nel passaggio alla civiltà della tecnica si riconosce lo spirito della profanazione: l'uomo non sa più sopportare intorno ed in sè l'essenza della natura. Si consegna a una natura artificiale, cui si fa servo e con la quale non è armonicamente legato. C'è un muro. All'uomo è rimasto ben poco della dignità dell'essere. l'uomo della preistoria era ben insediato, circondato da compagni e da un'esistenza aperta agli elementi. L'armonia di cui H parla non fu distrutta dalla civiltà greca: anche gli dei olimpici ne attestaron la presenza. Molte delle cose di cui l'uomo di oggi crede d aver diritto, nello scambio con la natura, erano motivo di esitazione per il paganesimo antico, tanto era il loro rispetto per la natura. In H tornò vivo questo atteggiamento dei primi uomini, di quando uomo e natura pur stando ciascuno nel proprio mondo si guardano negli occhi.

Tratto da IL POETA E GLI ANTICHI DÈI di Dario Gemini
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