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Complessità e organicità delle figure divine

Complessità e organicità delle figure divine



Cominciamo da un caso in cui il nome divino indica identità tra il dio e 1 realtà: agni. Anzit distinguiamo il fuoco x noi da cos'era il fuoco x loro. Esso dà un sacco di cose e appare inspiegabile. l'uomo lo produce ma resta 1 mistero. Esso è usato anche nei sacrifici, che assicurano l'ordinato funzionam del mondo. Il fuoco dunque è mediatore tra uomini e dei (porta al cielo i sacr.). Agni nn ha solo funzione sacrif e sacerdotale-mediatore. Agni infatti mette anche il vajra in mano a Indra, allontana dunque anche i demoni, ed è saggio e sapiente. Si parla poi di 1 agni del sole, e della sua dimora, l'acqua, forse intesa come acqua primordiale. Dunque pur apparendo identico al fuoco A è 1 divinita complessa, ma i suoi aspetti sn organicam connessi in 1 unica figura. Agni ha pochi miti. C'è solo 1 mito in cui egli si nasconde e gli dei lo ritrovano e gli offrono l'immortal e parte nei sacrifici. E' 1 mito che allude alle origini d sacrificio e fissa il caratt di A come dio sacerdote. La povertà d miti si riscontra spesso n divinità con nomi trasparenti e con 1 legame molto chiaro con 1 cosa. Come helios=sole in grecia, o Uranos...Ma malgrado tale legame, Agni è presente cmq in varie zone dell'interesse umano. Dunque le divin politeistiche con l'unità d loro figura esprimono o creano un rapporto tra cose che di x sè potrebbero apparire disparate e prive di rapporto. Agni stabilisce 1 rapporto tra tutte le cose a lui legate. Ma ciò che Agni unisce, in altre relig può esser separato. Gibil di babilonia ad es è legato al fuoco ma è 1 dio artigiano, nn legato al fuoco sacrificale. Così come Hestia (focolare) in grecia nn riassume tutti i caratt di agni. Conclusioni: a) 1 fenomeno naturale non dà ancora 1 divinità. agni nn è il fuoco come tale, ma il fuoco in quanto il fuoco cn i suoi molteplici aspetti e proprietà è atto a unire in sè diversi interessi esistenziali umani. Dipende poi dalle singole religioni politeiste il modo in cui questi sn organizzati e relazionati. Ogni divin polit unisce dunque n sua figura aspetti e settori apparentem eterogenei, organizzando varie esperienze e interessi religiosi. Vediamo Odin, sovrano degli dei n politeismo germanico. I naturisti lo rapportano al vento, ma esso ha anche altri caratteri. Ad es quello di sovrano, che nn domina con la forza (di Thor), ma con la sapienza magica, acquisita restando 9 notti s albero cosmico e scoprendo poi le rune. O appare poi una sorta di vagabondo, fuori d mondo dunque nn legato alla garanzia dell'ordine. Il suo nome allude al furor, all'estasi furiosa, che può condurre alla divinazione, o manifestarsi in furor bellicus. Quindi O ha diversi caratteri e complessità, ma in tutti i campi d sue manifestazioni è fuori dalla normalità e dall'ordine e vicino a un piano magico-estatico.

Tratto da IL POLITEISMO di Dario Gemini
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