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Caratteri coessenziali della pena retributiva


Caratteri coessenziali della pena retributiva, ed anche autentiche conquiste di civiltà, sono:
i.la afflittività della pena, in quanto la sofferenza nella logica retributiva è coessenziale alla stessa natura di “corrispettivo”, proprio della sanzione penale;
ii.la personalità della pena, in quanto il corrispettivo del male non può che essere applicato all’autore del male;
iii.la proporzionalità della pena, in quanto il male subito costituisce il corrispettivo del male inflitto se ed in quanto sia a questo proporzionato.
L’idea della proporzione segna il passaggio dalla vendetta, che è emozione, non controllata dalla ragione e spesso sproporzionata all’entità del male subito, alla pena, che è atto di ragione e quindi reazione proporzionata.
La proporzionalità viene concepita non nei termini meccanicistici della pena vetero-testamentaria del taglione, ma come concetto etico-sociale, per cui si considera giusto corrispettivo anche un male di diversa natura;
iv.la determinatezza della pena, in quanto la pena, dovendo essere proporzionata ad un male determinato, non può non essere anche essa determinata.
L’applicazione di una pena indeterminata, quale sarebbe quella fissata nel minimo ma non nel massimo, è un non senso dal punto di vista retributivo;
v.la inderogabilità della pena, nel senso che la pena, in quanto corrispettivo, deve essere sempre e necessariamente scontata dal reo.

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