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La causa Cisal vs INAIL


La giurisprudenza successiva si è mantenuta dentro i binari tracciati, o forse meglio precisati, da tale sentenza, anche se nell'ultima delle pronunce del filone relativo ai monopoli previdenziali, ovvero in quella resa nella causa Cisal v. INAIL, la Corte sembra aver significativamente rivalutato l'indice della solidarietà distributiva.
Nel caso dell'INAIL, a gettare qualche dubbio sulla sicura utilizzabilità dell'indice della solidarietà intergenerazionale, e ad indurre così la Corte ha un suo utilizzo combinato con quello della solidarietà distributiva per escludere la natura imprenditoriale dell'attività dell'ente, era stato l'avvocato generale Jacobs, ad avviso del quale la filosofia generale del finanziamento vigente non risultava "essere molto diversa da quella che sarebbe seguita da un assicuratore privato", rispecchiandosi in essa "in prevalenza una logica assicurativa basata sul rischio".
Nella motivazione della sentenza della Corte, l'indice della solidarietà risultante dall'adozione del sistema della ripartizione recupera, in realtà, una sicura valenza discretiva, in linea con le acquisizioni della precedente giurisprudenza.
Ciò risulta evidente là dove la Corte ricorda che, insieme all'importo dei contributi, anche quello delle prestazioni è fissato dallo Stato e che queste ultime "debbono essere erogate indipendentemente dai contributi riscossi e dai risultati finanziari degli investimenti effettuati dall'INAIL".
È nondimeno indubitabile che la Corte sia tornata ad assegnare un peso rilevante alla solidarietà distributiva ai fini della stessa applicazione del test di imprenditorialità.

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