NUCLEI DELLA BASE: AFFERENZE ED EFFERENZE
1. STRIATO (nucleo caudato + putamen)
AFFERENZE: Lo strÏato riceve afferenze dalle FIBRE CORTICO-STRIATE provenienti da gran parte della corteccia cerebrale (frontale, parietale, temporale e occipitale). Queste fibre sono divise in gruppi diversi: un gruppo arriva al putamen e uno al nucleo caudato. Quelle che provengono dalle aree motorie e sensitive vanno al putamen (FIBRE CORTICO-LENTICOLARI); quelle che provengono da altre aree (lobi frontale, parietale e occipitale) si portano al nucleo caudato (FIBRE CORTICO-CAUDATE); le fibre che originano dal lobo temporale arrivano al nucleo accumbens septi.
Lo strÏato riceve anche fibre provenienti dal talamo, cioè le FIBRE TALAMO-STRIATE provenienti dai nuclei intralaminari e dal nucleo centromediano.
Le altre afferenze provengono dalla sostanza nera (FIBRE NIGRO-STRIATE): alcuni ritengono che queste fibre provengano solo dalla parte compatta della sostanza nera; altri considerano anche la parte reticolata.
EFFERENZE: raggiungono il pallido e la sostanza nera. Si parla pertanto di FIBRE STRIO-PALLIDE e FIBRE STRIO-NIGRE.
2. PALLIDO
AFFERENZE: arrivano dallo strÏato (FIBRE STRIO-PALLIDE). Arrivano anche afferenze dalla sostanza nera (FIBRE NIGRO-PALLIDE) e dal talamo (FIBRE TALAMO-PALLIDE).
EFFERENZE: quelle che originano dal pallido esterno raggiungono il nucleo subtalamico; quelle che originano dal pallido interno raggiungono il talamo (FIBRE PALLIDO-TALAMICHE) che costituiscono il FASCICOLO LENTICOLARE e l'ANSA LENTICOLARE. Nel talamo, arrivano nel nuclei ventrale anteriore e ventrale laterale che si proiettano poi nell'area premotoria e nell'area motoria supplementare, ma anche nel nucleo centromediano che a sua volta comunica con la corteccia cerebrale. In questi circuiti dobbiamo tenere in considerazione anche le informazioni che provengono dal cervelletto: in questo modo il pallido comunica con il nucleo centromediano, che a sua volta riceve afferenze anche dal cervelletto quindi le varie informazioni vengono integrate e poi inviate alla corteccia cerebrale per la gestione dei movimenti sia volontari che automatici.
Le efferenze raggiungono anche il nucleo peduncolopontino che fa parte della formazione reticolare da cui originano i fasci reticolo-spinali.