Skip to content

Le donne nelle imprese famigliari


Glass ceiling (soffitto di cristallo): fenomeno per il quale riesco a vedere la posizione apicale di management ma, questo soffitto di vetro, non mi permette di raggiungerla non per competenze ma esclusivamente per un problema di genere. Le donne non possono svolgere funzioni apicali all’interno delle imprese.
Questo fenomeno interessa meno la proprietà e la governano in termini di CdA.

Prima il soffitto di vetro era globale ora dà delle aperture in termini di proprietà e governance, è invece, più complicato per quel che riguarda il management.

Non tutte le donne coinvolte in azienda inoltre ambiscono ad una posizione apicale.
Se osservo in quali posizioni trovo delle donne nel management le trovo principalmente nella gestione del personale, contabilità dove decidono di far fare il passo avanti alla segretaria.

Scogliera di vetro: l’azienda non sta andando benissimo, il dirigente si licenzia ed in questo caso si pensa di assumere una donna per quella posizione in modo da scaricare la colpa, la donna che si sente fare questa proposta la donna si sente valutata positivamente perché si sente considerata e non può dire di no quindi per questo gioco psicologico la donna dice ok l’azienda è in una situazione critica ma posso far vedere quanto valgo allora accetto.

Invisibilità: si vedeva soprattutto prima degli anni 2000, ora piano piano sta diminuendo. C’è l’imprenditore uomo spesso e volentieri è il marito, la donna gestisce rapporti con fornitori, contabilità, gestione del personale quindi svolge molte mansioni ma in azienda non appare mai formalmente. Il suo lavoro è essenziale ma all’esterno non appare.
Dal 2000 sta scomparendo ma con l’intervento di un mentore o mediatore maschile che riconosce le capacità della donna in azienda e allora lui diventa il suo mentore formandola opportunamente dandole la giusta visibilità.

Emotional leadership: la donna tendenzialmente ha una buona capacità di ascolto principalmente se c’è un conflitto tra due persone in azienda cercando di stemperare gli animi, tendenzialmente sono più riflessive, più pragmatica e pratica, più abituata a fare più cose assieme.

Social capital: Ruolo della donna in azienda ora è deputata alla trasmissione dei valori tra generazioni.

Successione: fino a 10/15 anni fa il successore era tendenzialmente un figlio maschio. Prima neanche veniva presa in considerazione la donna nell’ambito della successione. Adesso è presa almeno un po’ di più in considerazione. C’è però un problema di approccio: come si pone una figlia che fa parte di un’impresa famigliare di fronte alla successione. Tipo 2 fratelli uno maschio ed una femmina, la donna come si vede essa stessa nei riguardi della successione? Non si riteneva a livello, non si sentiva in grado di ricoprire quel ruolo, neanche si proponeva perché per suo approccio mentale non si sentiva in grado. Quindi non è solo un precludere il ruolo per un problema di genere ma proprio la figlia femmina non si sente nella posizione appropriata. Anche perché questo ruolo occupa molto tempo ma ci si aspetta che la donna abbia dei figli e come fa poi a gestire il tempo? Faccio prima a rinunciare questo è il risultato finale.
Tendenzialmente le donne in azienda però hanno un livello di cultura e formazione maggiore perché devono mostrare di essere più brave e più competenti.

Primogenitura: il primo nato è spesso inserito nell’azienda, possibilmente maschio. Se la prima è femmina allora si va per il secondo se è maschio. Per fortuna c’è stata un’evoluzione nella mentalità. Anche gli imprenditori stessi adesso mirano ad individuare le competenze al di là della primogenitura. E c’è anche un’evoluzione della mentalità della donna che non accetta che il primogenito debba essere il successore dell’azienda.

Fenomeno dell’ape regina: causa di un sacco di insuccessi di donne, finalmente sono diventata manager e anziché fare da testa di ponte ed aiutare altre donne a raggiungere una posizione importante precludo l’opportunità di qualsiasi altra donna di palesarsi. Quindi la donna stessa diventa ostacolo al coinvolgimento di altre donne.

Prima il mentore era solo uomo ora il mentore sta diventando anche la donna.

Passaggio generazione tra persone dello stesso genere: è molto più complicato da gestire rispetto al passaggio tra persone di sesso diverso. È più felice il passaggio se il successore è femmina piuttosto che al figlio maschio perché magari il figlio maschio non si sente all’altezza del padre.

Personal motivation: prima la donna non si sentiva all’altezza e non credeva di saper gestire impresa e famiglia perché ci sono delle attese su di lei. Adesso finalmente c’è un cambiamento di approccio e mentalità, ora la donna pensa di poter ambire a queste posizioni. Rifiutato il concetto della primogenitura da parte della donna = il successore deve essere il migliore non il primo nato.

Mentore: ruolo importante per vedere delle donne in azienda. Nelle imprese famigliari di solito è l’imprenditore che è a capo dell’azienda in quel momento.

Al giorno d’oggi sembrerebbe un po’ più facile che una donna acceda a posizioni più alte. La mentalità è cambiata sia dalla parte della donna sia dell’imprenditore uomo. Sta scomparendo il fenomeno dell’ape regina ma nonostante tutto questo non si vedono poi cosi tanto i risultati dal punto di vista oggettivo.

C’è una norma che vuole favorire le donne che è quella delle quote rosa che va ad impattare nel cda ovvero nella governance dell’impresa: obiettivo far entrare donne nell’impresa in modo da dimostrare che possono stare li per le loro competenze. Tuttavia, spesso sono entrati famigliari donne non donne qualificate. Di fatto l’obiettivo della normativa nella fase applicativa in molti casi semplicemente è entrato negli organi di governo donne ma che non centravano niente con l’azienda e non ne avevano neanche interesse.

Un’altra alternativa per le donne è quella di diventare imprenditrice: ovvero io sono membro di un’impresa famigliare ma non ho la dovuta considerazione nonostante ho la giusta formazione ed esperienza al di fuori dell’impresa di famiglia, allora apro a mia volta un’azienda = questa è una scelta a cui molte donne ricorrono, non è cosi facile per una donna imprenditrice aver la giusta immagine, considerazione e riuscire ad entrare nei gruppi ristretti giusti.

Spesso l’uomo pensa a portare a casa il denaro le donne invece ritengono che ci siano anche altri obiettivi da raggiungere al di fuori del mero raggiungimento del profitto.

Responsive image

Tratto da IMPRESE FAMILIARI di Mattia Fontana
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.