Skip to content

Managerializzazione delle imprese famigliari


Dal nostro punto di vista la managerializzazione di una impresa famigliare comporta 3 diversi aspetti:
1. Introduzione organi di governance dell’azienda (C.d.A., ecc.) e della famiglia perché ho una specificità → perché nella sfera famiglia può ed è opportuno introdurre strumenti ed organi di governance che gestiscono la famiglia.
2. I sistemi manageriali o meccanismi operativi come quelli di pianificazione e controllo, meccanismi formali, pianificazione strategica.

3. Coinvolgimento di membri non famigliari nella governance e nel management, persone che hanno competenze per far funzionare in modo efficace gli organi di governance.

Il consiglio di amministrazione ha un ruolo critico nelle aziende famigliari perché può ricoprire un ruolo importante in quanto collega proprietà, famiglia ed azienda. Aiuta a tirare le fila degli interessi divergenti che possono esserci tra loro. Controlla l’operato dei manager per conto degli azionisti, supporta lo sviluppo dell’impresa e pianifica la successione.

I sistemi di pianificazione e controllo: le evidenze empiriche dicono che le imprese famigliari anche medio grandi non possono non avere sistemi di controllo, però spesso nelle famigliari di tali sistemi ce ne sono meno.
Tendenzialmente quindi il sistema di reporting, budget, contabilità analitica ecc. sono meno diffusi perché sono aziende più imprenditoriali e meno burocratiche che hanno un sistema più snello, la presenza diretta dell’azionista nel management fa venir meno strumenti di pianificazione e controllo che servono a controllare l’operato del management come il budget e il controllo del sistema degli scostamenti; un’altra motivazione può essere quella legata alla centralizzazione dei processi decisionali nelle mani dell’imprenditore. Subentra quindi un controllo di tipo sociale ed informale, bisogna vedere se questo è un pregio o un limite dovuto al fatto che non si usano perché non si conoscono.

Sul coinvolgimento dei manager ci son 3 percorsi: possono essere membri della famiglia preparati per essere in quel ruolo, far crescere i collaboratori privilegiando quindi coloro che già lavorano all’interno dell’impresa perché sono più allineati con azienda e famiglia oppure come terza via la possibilità di assumere un manager da fuori.
Possono andare bene tutte e tre le scelte ma devono essere prese in modo consapevole esaminando i rischi ed i punti di forza.
È importante ricordare che non è necessario che i manager siano membri della famiglia.

Tratto da IMPRESE FAMILIARI di Mattia Fontana
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.