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Visione artificiale. Analisi e texture dell'immagine


Altra tecnica utilizzata per la scomposizione di un immagine e la sua analisi è la tessitura (texture). Essa consiste nell’analizzare un’immagine distinguendo lo sfondo dagli oggetti che compongono l’immagine semplicemente attraverso la differenziazione dei segni che caratterizzano l’immagine. Per essere più precisi, data la difficoltà nella definizione di texture è necessario un esempio alquanto banale:

IIIIII/IIIIII
IIII/////IIII
III////////II

Il triangolo che si vede nella figura non è altro che il risultato di una “variazione” dell’inclinazione dello stesso elemento, una “sbarretta” che nel caso dello sfondo è diritta mentre inclinata per formare la figura del triangolo.

Un altro punto importante per la costruzione della VA è la spiegazione della percezione del movimento. In linea generale non è difficile definire il movimento: esso risulta, come ci insegna lo studio e la costruzione di una macchina da presa, dalla successione di alcuni fotogrammi che scorrono ad una velocità che deve assumere un valore minimo per restituire movimento. La VA riflette allora sul fatto che il movimento dato da due fotogrammi che si succedono non è altro che informazione sulla posizione degli oggetti nello spazio relativa ad un osservatore.
L’analisi del moto in VA prende allora in considerazione due aspetti fondamentali:
il rilevamento del moto
la stima del moto collettivo dei punti dell’immagine che associa ad ogni pixel la direzione e l’intensità della sua velocità istantanea

Tratto da INTELLIGENZA ARTIFICIALE di Carlo Cilia
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