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Gioco decostruttivo e gusto parodico di Twin Peaks


In una macchina, Jocie Packard sta scattando segretamente delle foto in grado di documentare gli incontri segreti tra Ben e Catherine. Questi due, infatti, si trovano in una delle camere del motel, dove stanno preparando un piano proprio contro Jocie. A questo punto arrivano Cooper, Truman e Andy. Si stanno preparando ad un blitz per catturare Philip Gerard, l’uomo con un braccio solo, che sanno trovarsi in una delle camere. Al momento di irrompere nella sua stanza per coglierlo di sorpresa (secondo una tipica scena del poliziesco), ecco che Andy fa ca-dere per terra la sua pistola nel tentativo di estrarla dalla fondina, e così parte incidentalmente un colpo. Una vera gag che viene contenuta nel suo effetto comico dall’irritazione violenta di Cooper (“Cavolo, Andy ... “), ma il colpo di pistola viene sentito anche da Ben e Catherine, che ironizzano (“Un colpo di pistola ... è una cosa seria”). Finalmente Cooper e Truman irrompono con decisione nella stanza di Gerard, spalancando la porta con un calcio e ordinando con tono minaccioso e con le pistole puntate di alzare le mani, ben in vista (ritorno al cliché poliziesco).
Lo slalom tra commedia e azione, grottesco e poliziesco, disegna un finissimo gioco di dissonanze parodizzanti. Esse sono veri e propri eventi, trasformazioni paternizzatrici. Che i generi siano i bersagli principali del gioco decostruttivo e del gusto parodico di Twin Peaks è evidente vista la molteplicità di espliciti richiami a cliché narrativi:
a. nella 5a puntata abbiamo la parodia del dramma familiare: la famiglia Briggs va dal dottor Jacoby per parlare del momento difficile del figlio; la macchina da presa si sposta in rapida successione sui due coniugi, che forniscono brevi resoconti delle anomalie comportamentali di Bobby;
b. nella 7a abbiamo la parodia del poliziesco: inseguimento e cattura di Jacques Renault, costellati da un esorbitante numero di metafore sulla pesca nei messaggi in codice tra gli agenti di polizia;
c. nella 18a puntata c’è la parodia del road movie: il peregrino viaggiare in moto di James;
d. vi sono anche parodizzazioni degli spot pubblicitari (Truman gira ritmicamente il bicchiere di whiskey sul tavolo, accompagnato da un sax, eccetera).
L’irruzione del soprannaturale si fa incontrovertibile con la rivelazione degli spiriti Mike e Bob. Ma Truman afferma che “tutto questo va al di là di ogni immaginazione, è impossibile”. La sua sanzione epistemica è un rifiuto (non poter essere) e una dismissione di ogni possibilità di credenza (dover non essere). Albert, invece, media lo stupore di Truman (scarto tra il vissuto - l’attualizzato - e il dover essere - virtualizzato - consono all’idea regolativa socializzata di un mondo comune) con una rilettura naturalistica dell’accaduto: “Bob rappresenta il male dentro di noi”, p. 16. Leland, allora, non sarebbe che un uomo dalla duplice personalità, in cui si dividevano il bene e il male, finché la parte malefica non ha commesso l’imperdonabile per la parte buona, conducendo ad una follia estrema, ad una dicotomia insanabile.
Alla fine dei conti, queste oscillazioni nella ricerca di spiegazioni tra sistemi di razionalità diversi verranno risolti in una deflagrazione di entrambi i versanti (soprannaturale e naturale) e della stessa messa in scena narrativa. Gli eventi soprannaturali vengono preannunziati a Cooper attraverso un avvertimento: “Attento, sta per succedere ancora” (Log Lady e poi il gigante nella 14a puntata). Ma ecco che Gordon Cole (David Lynch) ripete la stessa frase a Bobby, prima di ribaciare Shelly, a mo’di sfottitura, e ironizzando apertamente su quanto narrato precedente-mente (26’puntata).

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