Skip to content

I morti viventi dei film di Fred


A ritroso, possiamo ora meglio interpretare la prima sequenza che ci immerge nella diegesi (seq. 2), dopo i titoli di testa. Fred si sta fumando una sigaretta nel buio; se prima vediamo solo il tizzone della sigaretta aspirata dall’uomo, piano piano la luce ambientale naturale aumenta. L’azionamento di un dispositivo pare aprire meccanicamente delle tende. Entra un chiarore, plausibilmente mattutin02o. Passa pochissimo tempo e suona il citofono, due volte. Fred si alza, rivelando che gli scavalcamenti di campo con cui era stato ripreso in precedenza erano dovuti in realtà al passaggio tra un’immagine riflessa e un’immagine diretta. Il risponditore è nella stessa stanza in cui Fred si trova, e questa stanza, una volta alzatosi, si rivela essere la sua camera da letto. Mentre ascolta il citofono (“Dick Laurent è morto”) e poi mentre cerca dalle diverse finestre di casa di scorgere chi ha pronunciato quella frase (dovrebbe essere ancora sulla strada, mentre si sta allontanando), dov’è Renée? Fred è solo come quel giorno in cui riceverà la terza videocassetta.
Dick Laurent è un po’come il gatto di Schroedinger: è sia morto, sia vivo, tutte e due le cose assieme e bisogna continuare a ragionare come fosse in entrambi gli stati. Lo stesso vale per Renée e lo stesso Andy, in fondo. Sono vivi, .rispetto allo sviluppo del film, sono morti fin dall’inizio se si pensa che il film è un girato, se si assume che il flusso mnestico, pur con il suo montaggio e i bivi tra corridoi che mette in parallelo, è già tracciato.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.