L’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro: gli stages in azienda
L’interesse del legislatore e delle parti sociali per i problemi della formazione si è manifestato anche sullo specifico versante dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Oltre a quanto già osservato in precedenza in materia di contratti di lavoro a contenuto formativo, va segnalata la disciplina dei tirocini formativi.
La l. 196/96 ha delegato al Ministro del lavoro, di concerto con il Ministro della Pubblica istruzione, l’emanazione di un regolamento in materia di esperienze di tirocinio pratico e di stages in azienda per i giovani.
Fermo restando l’obiettivo di tirocini e stages “di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro”, si è attribuito a soggetti qualificati il compito di promuovere iniziative formative in azienda rivolte a giovani che abbiano già assolto l’obbligo scolastico.
Tali tirocini non danno luogo all’instaurazione di un rapporto di lavoro tra le imprese ospitanti ed i tirocinanti (c.d. stagisti).
È inoltre stata prevista la presenza obbligatoria di un tutor come responsabile didattico-organizzativo delle attività.
È da segnalare, infine, la possibilità per le istituzioni scolastiche di includere esperienze di stage o tirocinio nei rispettivi piani di studio.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto del lavoro, a.a. 2007/2008
- Titolo del libro: "Diritto del Lavoro" di E. Ghera, "Solidarietà, mercato e concorrenza nel welfare italiano" di S. Sciarra
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