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La crisi del modello concertativo e le politiche neo-liberiste di flessibilizzazione del mercato del lavoro


Importanti novità hanno caratterizzato il diritto del lavoro nei primi anni del decennio in corso.
Il nuovo Governo nominato nel 2001 ha aperto la legislatura con la pubblicazione di un Libro bianco sul mercato del lavoro in Italia.
Nel documento l’attenzione del Governo si era concentrata soprattutto sulle esigenze di una maggiore liberalizzazione del mercato del lavoro, sulla rivalutazione del ruolo dell’autonomia individuale rispetto a quello dell’autonomia collettiva, nella definizione delle condizioni di lavoro e sul superamento dei vincoli derivanti dal precedente sistema di concertazione con le parti sociali.
La più significativa manifestazione del nuovo corso è senza dubbio costituita dalla normativa di riforma del mercato del lavoro del 2003, con la quale sono state introdotte nuove figure contrattuali di lavoro c.d. “atipico”, nonché ridisciplinate alcune delle figure contrattuali già esistenti (ad esempio, il part-time e l’apprendistato), il tutto sempre nella prospettiva di conferire maggiore flessibilità.

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