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Parità tra i sessi e speciali occasioni di tutela delle donne


In conclusione, si può affermare che la disciplina attuale, che vede il padre lavoratore in una posizione quasi paritaria nelle situazioni giuridiche connesse ai compiti di cura familiare, sia espressiva dell’affermarsi di una valutazione paritaria del ruolo di entrambi i genitori nell’educazione e della cura dei figli e che rappresenti un ulteriore avanzamento verso la parità tra sessi nel lavoro.
Sempre in materia di tutela della lavoratrice va menzionato il d.lgs. 645/96 con il quale l’ordinamento italiano ha irrobustito la tutela della salute delle lavoratrici madri, soprattutto con riferimento ai lavori che comportano il rischio di esposizione a particolari agenti fisici, chimici e biologici.
Va poi ricordato il d.lgs. 66/2003 in materia di orario di lavoro, che ha vietato l’adibizione delle donne al lavoro notturno dal momento dell’accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di 1 anno di età del bambino.
La disposizione, inoltre, sancisce la non obbligatorietà del lavoro notturno per la lavoratrice madre (o alternativamente per il padre convivente) di un figlio di età inferiore a 3 anni.

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