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Contratto collettivo. Contrattazione anni 50 e anni 60


EVOLUZIONE DELLA STRUTTURA DI CONTRATTAZIONE
ANNI 50 E 60 – LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA ARTICOLATA

La contrattazione è articolata in questi livelli:
Accordi Interconfederali
Contratti nazionali di categoria
Contratti locali o provinciali
Contratti d’impresa
Contratti di unità produttiva

L’evoluzione per arrivare fin qui si distingue in periodi:
Anni 50 – Anni 60 – Autunno caldo 1969 – Primi anni 70 – Secondi anni 70 – Oggi

ANNI 50
Debolezza sindacale, esaltazione della solidarietà di classe (dopoguerra)
Gli accordi interconfederali determinano i minimi retributivi e gli aspetti normativi
(1947 Commissioni Interne – 1950 licenziamenti individuali – 1950 lic. collettivi).

L’Accordo interconfederale determina i differenziali retributivi per età, sesso, territorio, trattamenti normativi per categorie).
Non viene riconosciuta la contrattazione aziendale (ma si sviluppa in modo informale con le C.I.)

ANNI 60
Sviluppo economico, piena occupazione, tecnologia nell’organizzazione industriale e diversificazione delle condizioni di lavoro nelle imprese.
Esigenza di contrattazione decentrata anche a livello di impresa.
1962 si istituisce la contrattazione articolata con le imprese a partecipazione statale e poi esteso. Articolata, su tre livelli: nazionale/di categoria, di settore, e aziendale. Il contratto determina con clausole le materie di competenza di ogni livello inferire.
Quello aziendale riguarda materie limitate (premi collettivi di produzione, classificazione dei lavoratori, valutazione delle mansioni).
In cambio i sindacati si impegnano con le clausole di tregua a non fare azioni tra la scadenza contrattuale ed il rinnovo.

Tratto da INTRODUZIONE AL DIRITTO SINDACALE di Barbara Pavoni
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