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Rappresentatività del sindacato


LA RAPPRESENTATIVITA’ SINDACALE

IL SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO

Gli artt.36-38 del Cod.Civ. non definisce in modo esclusivo la posizione giuridica del sindacato. Gli articoli riguardano i rapporti interni.
Ma il sindacato sviluppa molti rapporti esterni, con diritti e prerogative. Esse sono concesse al sindacato maggiormente rappresentativo.
Questo perché esso deve rappresentare una collettività più ampia di lavoratori rispetto agli iscritti.

Gli indici della maggiore rappresentatività

Consistenza del numero degli iscritti
Equilibrata presenza di un ampio arco di settori produttivi
Svolgimento di attività di contrattazione ed autotutela con caratteri di effettività, continuità e sistematicità.
Quindi pluralità di settori in pluralità di ambiti territoriali, anche se poi le maglie sono state allargate logorando un po’ la qualificazione di maggiore rappresentatività.

Il sindacato comparativamente più rappresentativo

In presenza di due contratti collettivi per lo stesso gruppo professionale il legislatore attribuisce ad uno dei due il compito di essere comparativamente più rappresentativo per quello che riguarda l’applicazione di una norma legale come ad esempio la determinazione dell’obbligo contributivo che parte dalle retribuzioni come parametro principale. La comparazione va effettuata sulla base degli indici già espressi.
La comparazione si usa anche per determinare quale sindacato debba disciplinare certe norme integrando la legge esistente (es. fornitura di lavoro temporaneo, tempo parziale) mentre l’altro non potrà disporre in materia.

Il problema erano contratti pirata al ribasso fatti da sindacati poco conosciuti.

Tratto da INTRODUZIONE AL DIRITTO SINDACALE di Barbara Pavoni
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