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Relazioni Internazionali: la scuola idealistica e quella realistica


La branca delle Relazioni Internazionali nacque nel periodo compreso tra il 1919 e il 1939: in questi anni si formarono le due scuole; quella idealistica e quella realistica, che muovono da un pregiudizio antropologico.
Secondo gli idealisti, la natura dell’uomo è buona, socievole e pacifica: ne deriva che lo scoppio delle guerre derivi dall’arretrato sviluppo delle istituzioni statuali, alle quali gli esseri umani si sono dapprima dedicati; le guerre scoppiano per le loro incomprensioni reciproche che vengono esaltate ed esasperate.
La scuola realistica, invece, ritiene che la natura dell’uomo è egoista e aggressiva, cosicché nessuno Stato potrebbe imbarcarsi in politiche estere che non affermino il proprio “interesse nazionale”. In tal modo i periodi di pace nella storia non sono altro che momenti di tregua tra un tentativo e l’altro, degli Stati, di affermare il proprio predominio.
E’ arrivato il momento di sfuggire a giudizi e pregiudizi: è giunto, quindi, il momento degli approcci storiografico, giuridico, politologico, economico, filosofico. Noi analizzeremo solo i primi tre.

Tratto da ISTITUZIONI DI RELAZIONI INTERNAZIONALI di Fabrizio Calabrò
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