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Cooperative in Italia : COOP ADRIATICA


E' una cooperativa di solo consumo, sempre scrl, con porta aperta e tutte le altre caratteristiche delle cooperative.
Storia della cooperazione di consumo: nasce in Inghilterra, ma si era troppo dipendenti dai grossisti, allora si fondano joint venture per import di prodotti di largo consumo. Poi si avvia l'attività di produzione. Si espande fino alla II guerra, poi fatica; serve riorganizzazione verso il tipo industriale, contro gli ideali cooperativi.
C'era troppa dispersione: 900 unità, si doveva scendere a 300.
In Germania hanno buon successo, ma dagli anni 50 si trovano a competere con le grandi società centralizzate e le catene di dettaglianti associati, con politica di prezzi aggressiva; perde proprio la cooperativa di consumo. Si fece grosso taglio alle cooperative (tra 69 e 72), trasformandole in spa per avere nuovi capitali. Ne rimasero pochissime.
In Italia, nasce a Torino nel 1854 la prima cooperativa di consumatori. Crescono molto sotto Giolitti. Col fascismo ricevono colpi durissimi. Nel dopoguerra c'è crescita intensa, comunque si capisce che si può rimanere sul mercato solo operando come sistema di imprese; ma questo richiese 20 anni per la creazione: si fanno più fusioni, prima a livello provinciale, poi regionale (così nascono grandissime cooperative). Nel 1947 nasce l'associazione italiana cooperative di consumo, per l'acquisto collettivo, che permette migliori condizioni di approvvigionamento per le cooperative.
Nel 1967 nasce il consorzio unico nazionale, per la gestione dei magazzini, del marchio, della formazione personale; si poteva competere con la grande distribuzione privata.
Nel 1975 si ri-decentralizza per miglior servizio.
Storia della Coop Adriatica: nel 1911 nasce a Bologna. Nel 1955 va in crisi. Nel 1961 tutti gli spacci sono in passivo. Ciò perché si era cresciuti troppo rapidamente senza tempo per pianificare strategia di crescita. Nel 1959 ci fu integrazione col Consorzio, con creazione di un unico ufficio acquisti per una migliore logistica. Nel 1968 nasce la Coop Bologna con la fusione di 10 imprese, ma ancora non c'è un sistema di imprese. Nel 1974 nasce la Coop Nord Emilia e la Coop Romagna Marche. Nel 1975 la Bologna diventa Emilia Veneto, e nel 1995 si fonde con la Romagna Marche: nasce la Coop Adriatica, a cui poi si aggiunge nel 1996 anche l'Abruzzo.
Oggi è tra le più grandi imprese di distribuzione e cooperative di consumatori.
Grossa struttura organizzativa, funzionale, con 2 divisioni a livello delle funzioni (ipermercati, con all'interno i responsabili solo dei punti vendita (perché sono di meno) e, sotto, di prodotto, e supermercati, con responsabili di alea geografica, poi di punti vendita, poi di prodotto).
C'è distinzione tra proprietà sociale e gestione aziendale.
Il gruppo Coop Adriatica è una rete di collegate e controllate; è azionista di maggioranza di 9 società.
Cultura e campo organizzativo: si prende, come campo, il sistema coop, cioè l'insieme delle cooperative di consumo italiane. Questo sistema coop ha 3 organismi: ANCC (per indirizzo strategico), Coop Italia (centrale di contrattazione e acquisto di tutto il sistema), CICC (consorzio interregionale cooperative consumo, che è il magazzino).
Stretto collegamento con le comunità locali.
Gestione delle risorse umane: dal 1995 ha inserito sistema di valutazione del potenziale, cioè di tutti coloro che si sono autocandidati a posizione superiore (è il vero aspetti distintivo della cooperativa, dare la possibilità di autocandidarsi; le altre imprese non lo permettono).
E' una cooperativa molto attiva come responsabilità sociale.
Missione: no prezzi più bassi, ma maggiore qualità e sicurezza dei prodotti.
Evoluzione: prima funzionale, poi divisionale.

Tratto da L’ORGANIZZAZIONE NELLE COOPERATIVE di Moreno Marcucci
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