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Surrealismo


Teoria dell’irrazionale/inconscio --> nell’inconscio si pensa per immagini. La dimensione psichica è la dimensione dell’arte. Si tenta di screditare la forma a vantaggio dell’immagine. Le tecniche mettono in risalto l’incongruità o l’assurdità dell’insieme. Immagini verosimili associate a un contesto scandalosamente incongruo. Si modificano relazioni con cui normalmente le immagini vengono associate. Il surrealismo vuole lo scandalo.
Max Ernst: critica della forma come rappresentazione. Inventa il frottage, che incentiva l’immaginazione.
Mirò: l’arte è la sola attività che può rilevare il puro inconscio ma non ha funzione sociale. Figure antigeometriche, solari e trasparenti. Uno dei maggiori esponenti del surrealismo . assoluta mancanza di censure, non si cerca alcun significato al di là della percezione. Immagine come prolungamento dell’essere dell’artista. Dichiara l’insignificanza delle proprie immagini
Masson: elimina dal simbolo formale ogni implicazione spiritualistica. Al di là dell’immagine esiste un’esistenza bio-psichica che si rivela solo per segni --> associazioni impossibili, immagini sognate.
Tangus: anti-natura; Dalì: delirio di grandezza; Maigritte: anti-storia, assurdità del banale; Delvaux: realismo magico; Moore: simbiosi di mostruoso e sublime in scultura. Recupero dell’originaria unità dell’uomo con il mondo. Tema del continuo, inteso come divenire o crescere dell’organico.

Tratto da L'ARTE MODERNA di Silvia Lozza
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