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Studi osservazionali


Gli studi osservazionali vengono utilizzati ed effettuati quando si vuole studiare un fattore potenzialmente nocivo: ad esempio, osservo la frequenza di una determinata malattia tra i soggetti fumatori e tra quelli non fumatori.

A seconda del tempo nel quale sono state generate le informazioni, gli studi osservazionali possono essere suddivisi in:
retrospettivi (le informazioni, all’avvio dello studio, sono già state generate);
trasversali (le informazioni sono generate attraverso un'unica osservazione al tempo di avvio dello studio);
prospettici (le informazioni vengono rilevate al momento di avvio dello studio e successivamente ad esso).

Gli studi osservazionali si dividono in: studi di prevalenza (anche detti trasversali), studi di incidenza e studi caso-controllo.

Tratto da L'EPIDEMIOLOGIA E LE SUE BRANCHE di Stefania Corrai
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