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L'inizio della guerra fredda


Il 24 luglio 1948 tra le zone occidentali di Berlino, affidate all’amministrazione di Usa, Francia e Regno Unito, vengono chiuse dai sovietici; costoro possono farlo perché quelle zone sono circondate dal territorio della Germania orientale, che è sotto il controllo dell’Armata Rossa. In questo modo nella zona occidentale della città non possono entrare automobili, né camion, né treni. Stalin spera di prendere per fame chi vive a Berlino Ovest; soprattutto vuole costringere americani, britannici e francesi a cedere la parte occidentale di Berlino che è sotto la loro amministrazione.
Si inaugura a questo punto la guerra fredda tra Ovest democratico - capitalista ed Est comunista: una guerra fatta di tensioni e di pesanti minacce che non si traducono mai in una guerra vera e propria. Gli statunitensi organizzano un ponte aereo che rifornisce continuamente la parte occidentale della città, sventando così la minaccia di un inglobamento di Berlino Ovest entro il territorio occupato dai sovietici. Nel maggio del 1949, constata l’inutilità del blocco terrestre, i sovietici decidono di riaprire gli accessi a Berlino Ovest.
Le tre potenze occidentali decidono di riunire le tre aree della Germania che sono state loro affidate fondando uno Stato nuovo, la Repubblica Federale Tedesca (Rft) con capitale Bonn. A questo nuovo Stato viene dato un assetto federale e una Costituzione democratico - parlamentare.
Stalin risponde facendo della Germania Est un altro Stato autonomo, che prende il nome di Repubblica Democratica Tedesca (Rdt), con capitale a Berlino est. La struttura istituzionale è quella di una repubblica socialista, dominata da un unico partito, il Partito socialista unificato tedesco (Sed) e priva di garanzie democratiche per i suoi cittadini.
In tutte le zone liberate dall’Armata Rossa (la Germania Est, la Polonia, la Cecoslovacchia, la Romania, l’Ungheria e la Bulgaria), colo sostegno dei comunisti locali e con le determinante pressione dell’Armata Rossa sovietica, tra il 1947 e il 1949 viene compiuta una serie di colpi di Stato che trasforma questi paesi in democrazie popolari, cioè in Stati comunisti a partito unico.
Nel settembre del 1947 la dirigenza sovietica crea un organo di coordinamento e di controllo sui partiti comunisti dei paesi fratelli che si chiama Cominform (Ufficio di Informazione dei Partiti Comunisti).

Tratto da L'ETÀ CONTEMPORANEA di Gabriella Galbiati
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