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Il ruolo dell'Intersind nelle relazioni industriali

Il ruolo dell'Intersind nelle relazioni industriali


Nel corso degli anni ’60 il sindacato dell’industria pubblica gioca un ruolo di avanguardia nell’innovazione delle relazioni industriali.
Nel 1960 l’Intersind siglò con CGIL, CISL e UIL il primo contratto “separato” per la categoria dei metalmeccanici. Negli anni successivi le relazioni sindacali tra Intersind e sindacati confederali furono spesso migliori rispetto a quelle tra sindacati e Confindustria, e gli accordi siglati anticiparono la concessione di nuovi diritti sindacali, come l’”accordo quadro” del 1962 sul doppio livello di contrattazione (nazionale ed aziendale), svolgendo una funzione di stimolo riformista anche nei confronti delle maggiori aziende private.
Inoltre l’Intersind iscrive la riduzione degli orari di lavoro, l’avvicinamento del trattamento normativo tra impiegati e operai.
Nel 1965 diviene presidente dell’Intersind Giuseppe Glisenti, un manager uscito dalle file della sinistra cattolica colta, quella di Dossetti. Nel 1968 viene siglato un accordo che sancisce l’autoregolamentazione degli scioperi, il preavviso delle sospensioni del lavoro.Quindi l’associazione pubblica non vede nel sindacato un ostacolo da aggirare o da piegare, ma un potenziale partner. Con la Confindustria non intercorrono scambi.

Tratto da L'ITALIA DELLE FABBRICHE di Cristina De Lillo
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