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La risoluzione n. 674 del 29 ottobre sul trattamento dei cittadini del Kuwait e di Stati terzi


La risoluzione n. 674 fu approvata il 29 ottobre 1990 dopo che era stato evidente l’insuccesso della missione dell’inviato speciale di Gorbaciov a Bagdad nel tentativo di promuovere una soluzione pacifica della crisi del Golfo. Il Consiglio avverte la necessità di riaffermare di fronte all’atteggiamento di netta chiusura del governo iracheno e all’escalation nell’opera, denunciata diretta a distruggere l’infrastruttura socio-economica del Kuwait:
Il Consiglio di sicurezza,
- esige che le autorità e le forze di occupazione cessino immediatamente e si astengano dal prendere in ostaggio cittadini di Stati terzi e dal commette qualunque altro atto in violazione delle decisioni del Consiglio di sicurezza, della Carta delle Nazioni Unite, della quarta Convenzione di Ginevra, delle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e consolari e del diritto internazionale
- ribadisce la sua richiesta che l’Iraq adempia immediatamente i suoi obblighi verso i cittadini di Stati terzi in Kuwait e in Iraq compreso il personale delle missioni diplomatiche e consolari
- ribadisce la sua richiesta che l’Iraq permetta e faciliti l’immediata partenza dal Kuwait e dall’Iraq di tutti i cittadini di Stati terzi che desiderino lasciare tali Paesi, compreso il personale diplomatico
- esige che l’Iraq garantisca l’accesso immediato ai viveri, all’acqua e ai servizi essenziali necessari alla protezione e al benessere dei cittadini Kuwaitiani e dei cittadini di Stati terzi in Kuwait e in Iraq, compreso il personale delle missioni diplomatiche e consolari in Kuwait
- ricorda all’Iraq che in virtù del diritto internazionale esso è responsabile di ogni perdita, ogni danno o pregiudizio subito del Kuwait e da Stati terzi nonché da loro cittadini e società, a causa dell’invasione e dell’occupazione illegale del Kuwait da parte dell’Iraq
Un’ulteriore risoluzione, la n. 677 diretta a impedire all’Iraq di alterare la composizione demografica della popolazione Kuwaitiana distruggendo i registri di stato civile era stata adottata il 28 novembre 1990.
Con la risoluzione n. 674 vengono condannate le violazioni del diritto internazionale generale, della quarta Convenzione di Ginevra del 1949, delle Convenzioni di Vienna del 1961 e del 1963, risultanti dalla detenzione di ostaggi, dai maltrattamenti inflitti alla popolazione kuwaitiana, dai tentativi di impedire l’esercizio delle funzioni diplomatiche e consolari in Kuwait --> si chiede all’Iraq la cessazione di tali comportamenti e l’osservanza dei propri obblighi internazionali.
Il consiglio di sicurezza svolge una funzione assimilabile a quella di un mediatore, ma in nessun caso esso può imporre giuridicamente alle parti la soluzione della controversia, non essendo consentita da alcuna delle disposizioni contenute nel capitolo VI l’adozione di decisioni obbligatorie.
Anche se la legittimità della risoluzione in esame appare dubbia non può tuttavia escludersi che sia inquadrabile nell’art. 41 --> non può negarsi che il Consiglio di sicurezza, nell’esercizio del suo potere discrezionale, ritenga necessario a questo fine ristabilire lo status quo violato dall’aggressione, mediante la restituzione e mediante il risarcimento pecuniario dei danni arrecati.
Nella risoluzione n. 674 il Consiglio di sicurezza non si pronuncia sul quantum, sulla natura o sulle modalità della riparazione, ma si limita a rammentare la regola, pacificamente ammessa in diritto internazionale, che comporta l’obbligo di riparazione in conseguenza di un illecito.

Tratto da L'ONU E LA CRISI DEL GOLFO di Alice Lavinia Oppizzi
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