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Diffusione femminile del Cristianesimo



In ambito pagano il Cristianesimo si diffuse soprattutto attraverso le donne, che spesso convertirono i loro mariti: tra i re germanici vediamo Clodoveo e Clotilde. Neppure dal movimento monastico furon assenti le donne. Era loro preclusa la vita eremitica per la concezione che le donne fossero deboli per natura. Fino al 4° sec. conducono una vita cenobitica in monasteri vicini a quelli maschili. La sorella di san Benedetto, Scolastica, si diede a vita monastica. Fondò un monastero femminile a Piumarola seguendo la regola di s. benedetto. Intanto in Gallia cesario di Arles componeva un regola specifica per le monache per la sorella cesaria. I monasteri spesso ospitavano fanciulle che venivano dalla grande nobilità,e seguivan la regola di s. Benedetto. I primi malcontenti nel 12° sec e critiche come quella di Eloisa. Chiara di Assisi ottenne l’approvazione dal Papa per la regola da lei scritta solo 2 giorni prima della morte: le donne desideravano operare tra i poveri. Ma con la bolla “periculoso ac detestabili” di Bonifacio 8° l’esperienza femminile diventa sempre più chiusa: numerose saranno le recluse o murate. Donne attive nella vita religiosa furono S.Caterina da Siena (1347-1380) che aiutava i bisognosi e interveniva presso i pontefici. Si dà a vita religiosa solo dopo la morte del marito fondando l’ordine di servizio delle oblate regolari di S.Benedetto.

Tratto da LA CHIESA MEDIEVALE di Dario Gemini
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