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Stregoneria e altre eresie



Nel 300 con papa Giovanni 22° la stregoneria ha una pericolosa svolta. Si era sempre discusso su di essa: chi vi vedeva antiche divinazioni pagane, chi il demonio, chi semplicemente la diceva superstizione. Ma i periodi storici di instabilità svilupparon la credenza nella presenza attiva del malefico. Il magico divenne stregonico, e le streghe donne.  L’immagine di strega si associa al demonio. Tommaso d’aquino lo aveva fatto. Giovanni 22 apre un' inchiesta: equipara stregoneria ed eresia, perché le streghe trarrebbero dal demonio i poteri. Come eresia andava giudicata dall’inquisizione. Comincia la caccia alle streghe. Trattato più noto è il malleus maleficarum di kramer e sprenger. Primi roghi nel sec XV. Molte streghe confessavano contatti col diavolo, esse stesse convinte. L’inquisizione cercava intanto altre eresie, come gli apostolici di Gherardo segalelli. Dolcino, successore, accentua i toni escatologici in attesa del 4° stato, attesa dello spirito santo. Dolcino è arso con dei seguaci nel 1307. Poi abbiamo l’eresia del libero spirito, che parlava di unione mistica con Dio. Eretici furono anche i francescani “spirituali”: predicavano la povertà totale di Cristo e degli Apostoli.

Tratto da LA CHIESA MEDIEVALE di Dario Gemini
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