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Cream: the virtual Exhibition

Cream: the virtual Exhibition


Cream contemporary art in culture non è un catalogo king size, né tantomeno un libro: è una delle più grandi mostre in corso, ma è visibile solo in questo lavoro editoriale collettivo dalle dimensioni di un calendario in scala millennium. Realizzata su una scala di valori decimale / dieci critici scelti selezionano dieci artisti / cream assume le dimnamiche concettuali attuandone una versine dal taglio manageriale, con una evidente tendenza alla cura creativa. Tuttavia rispetto alle operazioni della conceptual art questa mostra risulta leggermente ambigua: non è ben definita la volontà di quanti vi hanno partecipato, ma d'altra parte sarebbe stato improponibile realizzare una collettiva con cento artisti pienamente concordi. Di questa occasione espositiva, virtuale ma concreta attraverso la ripetizione dello sguardo nelle riproduzioni, rimangono una linea grafica dall'aspetto no-global e nuovi protagonisti della scena artistica contemporanea: Jeremy Deller, Rirkrit Tiravanija, Fiona Tan, Zhou Tiehai, Ben Kinmont, Liza May Post, e l'astro nascente della cura creativa inglese, Matthew Higgs.

Tratto da LA CURA CRITICA di Alessia Muliere
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