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Le strategie e i meccanismi di potere del sistema artistico


È nella seconda parte, dedicata a Teoria e metodo, che si concentra la riflessione sulle strategie e i meccanismi di potere che costituiscono la faccia nascosta ma necessaria del sistema artistico e curatoriale. In un tempo in cui l’arte è “funzionale alla tautologia enfatica del mercato” il fenomeno più evidente è quello di un’afasia della creazione: costretta nell’identità produttiva dell’artista, essa segue spesso le logiche della riconoscibilià mercantile. Nel tentativo di sfuggire al suo destino, l’arte si fa allora interstiziale, volontariamente ponendosi ai margini dell’esistenza e abitando i nonluoghi, le periferie dimenticate, l’archeologia industriale. L’estetica del frammento domina la produzione artistica attuale, nell’era della globalizzazione l’arte si disperde nella complessità sociale e ideologica, mentre i fenomeni di radicalismo e
resistenza sono etichettati come underground e privati della possibilità di intaccare il sistema. Il Manuale del Curator attraversa l’intera epoca contemporanea scovando le strutture portanti della moderna concezione artistica e/o (vista l’intercambiabilità concettuale) espositiva. Nella consapevolezza di una necessità improcrastinabile, quella di recuperare l’attività critica per ricondurla ad unità con il contesto curatoriale.

Tratto da LA CURA CRITICA di Alessia Muliere
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