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Sentirsi apprezzati

Sentirsi apprezzati


Sentirsi apprezzati dalle persone a cui si vuole bene e a cui si tiene è un bisogno fondamentale degli esseri umani, e il sentimento del proprio valore sta alla base della fiducia in se stessi.
Quando un componente della famiglia diventa improvvisamente aggressivo, significa in genere: “Sento di non ricevere l’attenzione e l’apprezzamento che vorrei; mi sembra di essere un estraneo, un elemento di disturbo”. Proprio per questo è importante che in una famiglia venga riservato uno spazio all’aggressività.
L’aggressività non è nemica dell’amore e della cura per gli altri. È invece una delle forme attraverso cui si esprime l’amore. Se viene ignorata o repressa, diventa esplosiva o fredda come il ghiaccio.
Il legame fra autostima e aggressività è palpabile soprattutto nel rapporto con i figli. Non esiste un altro rapporto in cui scatti così immediatamente nei genitori il sentimento di non essere all’altezza, di non valere abbastanza, di non corrispondere alle aspettative; e non appena questo accade alcuni cominciano a sgridare i figli, a punirli o a picchiarli. Il fatto che i genitori diventino effettivamente violenti o colpiscano con le parole non cambia la percezione della situazione da parte dei figli. In entrambi i casi perdono la certezza di valere per i genitori e reagiscono — in maniera aggressiva!
Un genitore è sempre responsabile in prima persona della propria aggressività. I bambini non ne hanno mai colpa. L’aggressività è una componente della natura umana: è importante quindi vigilare perché non generi una spirale inarrestabile di violenza.

Tratto da LA FAMIGLIA È COMPETENTE di Anna Bosetti
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