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Verità e sillogismo in Guglielmo di Ockham

Verità e sillogismo in Guglielmo di Ockham



La verità non è un’entità dotata di esistenza indipendente dalla proposizione: la verità di una proposizione coincide con la proposizione vera. Una proposizione come “Socrate è uomo” è vera non perché Socrate possiede l’umanità o partecipa di essa o fa parte della sua essenza ma solo per una questione puramente formale ossia per il fatto che Socrate e uomo coincidono, ossia c’è una cosa al posto della quale sta il predicato uomo, che coincide con esso: tanto il soggetto quanto il predicato stanno per la stessa cosa. Il sillogismo si basa sul presupposto che ciò che vale per un individuo, vale per tutti gli altri individui simili ad esso. Questa considerazione permette di applicare la seguente regola di trasformazione: la proposizione “ogni uomo è un animale” equivale a “quest’uomo è un animale”. In questo modo si può fare a meno del termine “ogni” che funge da qualificatore universale, rinunciando così definitivamente a costruire frasi che si basano su termini universali. In questo modo una proposizione universale si baserà solo su fatti singoli dunque particolari; la verità allora scaturirà solo da oggetti particolari abbandonando la possibilità dell’esistenza di una verità universale e necessaria.

Tratto da LA FILOSOFIA NEL MEDIOEVO di Carlo Cilia
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