Skip to content

Diritti sociali e povertà nella scena contemporanea

I diritti sociali non possono essere neppure minimamente disarticolati dalle libertà civili e politiche. Altrimenti viene a perdersi sia il senso stesso della persona umana sia quello di una vita collettiva efficiente 
Il percorso sin qui seguito ci ha mostrato come quest’idea di “persona” si possa sostenere solo nella misura in cui si riconosca che l’individuo umano ha una dimensione sociale che, intrinsecamente, lo collega con l’Altro: e che solo in una dimensione sociale l’individuo può essere assunto come un principio e come un valore. 
Noi possiamo riguardare l’attuale “stato di benessere” (welfare state o stato assistenziale) non solo sotto il profilo di una istituzione sociale in cui sono realizzati (in certa misura, almeno) i diritti sociali, ma anche come uno che tende ad allargare il principio dell’uguaglianza delle opportunità su cui si fonda lo stato di diritto. 
Le teorie della stratificazione sociale di Marx e Weber si sono mostrate esatte: in un mondo che la tecnologia unifica e che fonda le istituzioni sull'economia di mercato le diseguaglianze crescono, chi ha potere lo aumenta ancora chi ne ha meno ancora meno ne avrà. 
La democrazia e l'etica della normativa 
Il processo di globalizzazione che ormai investe la vita sociale contribuisce a farci chiudere nella sfera del privato che sembra l'unica che possiamo controllare, la TV ci porta in casa il "mondo in diretta". 
Questo contribuisce a rendere più netto il distacco tra il nostro star bene e lo star male altrui. 
Ci occupiamo degli altri soprattutto per non compromettere la nostra "normalità". 
La nostra epoca registra quello che è il massimo trionfo dell'individualismo e cioè un individualismo che è espressione di edonismo di massa , di narcisismo e di passività; una democrazia passiva in cui l'individuo non è più teso verso la libertà e contro l'autoritarismo ma cerca una serena felicità fuggendo da impegni sociali politici ecc. 
 
La politica è guardata come qualcosa di lontano, questo è giustificato dalla condotta di certi politici ma è anche indice di indifferenza verso il bene comune. 
Oggi il terzo mondo bussa alle nostre porte e il razzismo verso l'Altro, verso il Diverso si riaccende tanto più inquietante perché si nutre di ragioni economiche legate al posto di lavoro. 
Come affrontare il problema? La nozione di comunità si pone come una forma di relazione tra gli esseri umani nella quale c'è spazio anche per motivi non strettamente utilitaristici come il dialogo, la solidarietà e la partecipazione. 

Tratto da LA PSICOLOGIA DI COMUNITÀ di Ivan Ferrero
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.