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La teoria del liberismo e utilitarismo

Mondo capitalista esaltazione della motivazione squisitamente economica delle condotte umane nuove concezioni etico-sociali fondate su una “libertà che non ha le basi nella coscienza e nel pensiero ma nel perseguimento del benessere che la società industriale può portare a tutti”. 
 
Adam Smith, teorico del liberismo economico "chi non viola la legge deve essere lasciato libero di perseguire il proprio interesse”. 
Bentham alla base dell'agire umano c'è solo la ricerca della propria utilità. I padroni dell'uomo sono il piacere ed il dolore. Il principio di utilità, sfuggire il dolore e cercare il piacere, porta l'uomo a massimizzare i propri guadagni. Poiché l'uomo sa calcolare il suo utile al di là delle immediate contingenze delle situazioni le sue azioni finiscono per convergere verso un utile allargato alla comunità. Massima felicità per il maggior numero di persone è l'insegna dell'Utilitarismo che così fornisce una base etico-psicologica all'ottimismo del liberalismo economico. 
L'Utilitarismo porta a forme di governo tese a produrre utilità per tutti quindi porta verso riforme sociali. Questo aspetto riformistico verrà sottolineato da James e J.S.Mill. 

Tratto da LA PSICOLOGIA DI COMUNITÀ di Ivan Ferrero
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