Skip to content

La teoria di Campo di Lewin

La teoria di campo di Lewin

La teoria di campo : Metodo per descrivere ed analizzare in modo dinamico una situazione in cui sono collocati con pari dignità la persona ed il mondo ambientale e sociale. 
CAMPO totalità dei fatti coesistenti nella loro interdipendenza ad un momento dato quali sono questi “fatti”? Lewin ne indica di tre tipi: 
MONDO PERSONALE di percezioni, rappresentazioni, conoscenze, emozioni , aspirazioni e progetti, quale è costituito dall’ATTIVITÀ PSICHICA del soggetto. Questi fatti rappresentano quello che più propriamente si definisce come SPAZIO di VITA nel senso che anche gli aspetti ambientali ivi contenuti sono filtrati dai processi psicologici e quindi direttamente influenzano il comportamento del soggetto. 
Un secondo gruppo di fatti comprende quelli che si collocano tra lo spazio di vita e l’ambiente esterno fisico e sociale, in quella zona che Lewin definisce di FRONTIERA. Si tratta di quei fatti che i processi di percezione, di rappresentazione e di azione mettono in interscambio continuo tra il mondo soggettivo e quello fisico sociale. La zona di frontiera è un elemento essenziale per comprendere le modifiche del campo e la direzione in cui possono avvenire. 
Un terzo gruppo di fatti è costituito da quelli che, pur essendo presenti nella situazione, non entrano nel campo in quanto non sono assunti direttamente in quel momento dall’attività mentale della persona. 
Il campo è diviso in regioni separate da frontiere di diversa stabilità e consistenza. Le regioni non sono divisioni statiche ma variano col variare del campo: ognuna può cambiare di estensione, di consistenza, di posizione, di strutturazione interna. (Vedi figura pag. 139). 
DINAMICITÀ Il quadro deve leggersi in modo dinamico, in dipendenza dalle varie situazioni in cui l’individuo è inserito. Tali situazioni possono essere legate all’attività oppure a stati mentali: in entrambi i casi le frontiere tra le regioni possono farsi più rigide o più permeabili, le regioni possono compattarsi o viceversa, in base ai sistemi di FORZE e di VALENZE che si creano nel campo. La VALENZA è il valore positivo o negativo che una regione acquista in un certo momento, determinando quindi uno spostamento (LOCOMOZIONE) dell’attività verso quella regione o lontano da quella regione tale attività va intesa sia in senso mentale che fisico e/o sociale. La FORZA è la risultante dei sistemi di forze che agiscono in quel momento nella regione del campo da cui inizia la locomozione queste forze possono agire in direzioni diverse e per questo la forza complessiva (rappresentata con un vettore che ne indica direzione, intensità e punto di applicazione) è vista come una “RISULTANTE”. 
CONTEMPORANEITÀ Il passato psicologico ed il futuro psicologico che entrano nella teoria del campo hanno il senso di una INCIDENZA PRESENTE secondo Lewin passato e futuro entrano nel campo ma non un passato ed un futuro qualsiasi, bensì solo quelli che hanno un loro peso nel determinare la situazione in atto, nell’ambito di una PROSPETTIVA TEMPORALE in cui entrano presente psicologico, passato psicologico e futuro psicologico. 
INTERDIPENDENZA dei FATTI il mondo delle aspirazioni, dei progetti, dei desideri, dei giudizi, dell’elaborazione cognitiva interna, ecc. non è un dato “personale” determinato una volta per tutte studiando la persona, ma si specifica nell’ambito di singole situazioni nella misura in cui si collega con il mondo ambientale, il quale è costituito di oggetti ma anche di valori, di norme, di ordini, di fatti “personali” di altre persone. In altri termini, le proprietà di ogni singolo fatto derivano dalla relazione con tutti gli altri fatti presenti: in base a questo sistema di interrelazioni ogni fato nuovo trova la sua spiegazione e la sua funzione nel concorrere alla dinamica del sistema. 
COMPORTAMENTO termine che Lewin ha usato invece di quello di azione Considerato non solo in funzione della persona e dell’ambiente, ma come elemento attivo nella costruzione. 
Il concetto di AZIONE che Lewin utilizza presuppone un’ottica NON DETERMINISTICA ma COSTRUTTIVISTICA. L’azione, promossa da un soggetto attivo (che “fa “qualcosa, e non solo che passivamente “si comporta” ), presenta dei risultati che modificano la situazione: sia in senso sociale e/o materiale che in senso psicologico, in quanto immette nell’esistenza del soggetto nuove conoscenze, sentimenti, ecc. PROCESSO CIRCOLARE. Resta il fatto che l’ottica fenomenologia di base ha portato nella teoria a privilegiare le regioni legate alla persona, cioè quelle di natura soggettiva in verità questo privilegiamento appare molto ridimensionato in varie ricerche empiriche di Lewin. In ogni caso, a partire dagli anni ’40, egli prenderà via via in sempre maggior considerazione fattori di natura sociale ed ambientale piuttosto che fattori interni all’individuo. 
Nel 1947 il sistema dell’ECOLOGIA PSICOLOGICA sta prendendo corpo, ma la morte impedisce a Lewin di procedere su una strada che stava rendendo la teoria del campo sempre più aperta a problemi di ordine sociale, allo studio dei gruppi, della vita comunitaria, dei conflitti sociali. 

Tratto da LA PSICOLOGIA DI COMUNITÀ di Ivan Ferrero
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.