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Hume - La probabilità


Secondo Hume, la probabilità sorge da una prevalenza di casi da una parte, e genera un grado di credenza. Se un dado è segnato con gli stessi punti su quattro facce, e con un altri punti sulle restanti due, è più probabile che esce il primo numero.

Quando la mente attende di scoprire il numero, considera l’uscita di ciascuna faccia ugualmente probabile; e questa è la natura del caso: mettere tutti gli avvenimenti sullo stesso piano. Ma poiché quattro facce hanno lo stesso numero, la mente è portata di più verso quell’avvenimento.

Con la probabilità delle cause, le cose vanno allo stesso modo. Vi sono delle cause in cui finora non s’è trovato un solo caso irregolare: il fuoco ha sempre bruciato e l’acqua determinato il soffocamento. Ma vi sono altre cause più irregolari: ad esempio l’oppio non ha sempre effetti soporiferi. Essendo però costretti dalla consuetudine a trasferire il passato al futuro, noi aspettiamo l’avvenimento con la massima certezza e non lasciamo spazio per l’ipotesi contraria.

Non dobbiamo dunque trascurare gli altri effetti, ma attribuire a ciascuno di essi un peso e un’autorità. Poiché un gran numero di prospettive concorrono verso un solo avvenimento, esse lo fortificano e producono il sentimento di credenza. Esse danno all’oggetto una preferenza rispetto all’evento contrario, non sostenuto da un numero uguale di esperimenti.

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