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Fasi e conclusione della terapia di coppia


Quasi sempre nelle terapie di coppia assistiamo a un tipo di sofferenza che può essere definita attraverso l’espressione “soffrire per non soffrire”. Le persone sono talmente ancorate a questo tipo di sofferenza che hanno paura a lasciarla, perché se non altro riescono a controllarla. Mentre ciò che sta al di là di questo tipo di sofferenza è un vuoto che non si sa come gestire e che fa paura.
Aiutare i membri della coppia a entrare in contatto con questa dimensione più profonda della sofferenza porta a una fase di Depressione Condivisa. Nel momento in cui si inizia a sentire, in questi termini, la propria sofferenza si avvia una trasformazione e le persone possono abbandonare la vecchia modalità e toccare un dolore più “antico”, fatto di paure, abbandoni, invisibilità, violenze che attingono alla propria storia di sviluppo, in cui ancora l’altro non c’era.

L’espressione dei vissuti personali di ognuno dei due partners è un elemento centrale ed essenziale della terapia con le coppie, che apre alla possibilità di costruire un “Noi di coppia”. Compito del terapeuta, in questa fase della terapia, è aiutare e sostenere entrambi i coniugi nel toccare i vuoti individuali che hanno a che vedere con la persona storia di sviluppo.

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