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La programmazione economica-finanziaria

 
La legge di riforma della contabilità e finanza pubblica (L. 196/2009) formalizza i principi di programmazione, controllo e monitoraggio dei conti pubblici. La programmazione finanziaria e di bilancio è orientata al medio termine, attraverso un'effettiva programmazione triennale delle politiche, degli obiettivi e delle risorse, nonché una maggiore attenzione alle grandezze strutturali del bilancio. La nuova legge concorre a rafforzare i meccanismi e gli strumenti per il controllo quantitativo e qualitativo della spesa. Una maggiore disposizione alla misurazione e valutazione dei risultati viene perseguito attraverso la previsione, per le Amministrazioni centrali dello Stato, di un programma di analisi e valutazione della spesa, anche attraverso la costituzione di appositi Nuclei.
 
Nell'ambito degli adempimenti per la definizione del progetto di bilancio, assumono particolare rilevanza le Note integrative, in cui le amministrazioni individuano gli obiettivi concreti e perseguibili ed i relativi indicatori di risultato, in coerenza con le risorse a disposizione sui Programmi di pertinenza. Le Note vedono, pertanto, rafforzato il proprio ruolo di strumento di collegamento fra la programmazione di bilancio e quella strategica e sono in relazione diretta col sistema di obiettivi ed indicatori utilizzati dal MEF per le valutazioni.

Il d.lgs. n. 150/2009 prevede che ciascuna amministrazione abbia un Piano di obiettivi programmati su base triennale definiti coerentemente a quelli di bilancio indicati nei documenti programmatici e che elabori degli indicatori di misurazione della performance organizzativa e individuale.


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