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Caratteristiche cognitivo-comportamentali del ritardo mentale


I disturbi che emergono nella personalità di un soggetto con ritardo mentale sono:
– Disturbi dell'attenzione: iperattività, estrema distraibilità, comportamenti perseveranti, stereotipie;
– Ritardo del linguaggio : a livello della comprensione, nelle sue varie componenti (fonologica, semantica, morfosintattica) sia a livello di produzione con una capacità
comunicativa povera di contenuti, spesso compromessa da disturbi da disturbi fonologici e morfo-sintattici, per arrivare fino all'assenza di linguaggio. Nelle forme più gravi vi sono confabulazioni, ecolalia, strategie di evitamento della comprensione con risposte affrettate, non analisi dei contenuti;
– Mancata comprensione del compito o della situazione: fatica ad individuare la natura del compito, gli elementi salienti contestuali da analizzare; utilizzo di strategie povere per risolvere i problemi, mancanza di generalizzazione;
– Comportamento fatuo: rinforzato dall'ambiente familiare se non prende coscienza del deficit di intelligenza del bambino, interpretando gli atteggiamenti inadeguati come positivi .
Vengono rinforzati così i comportamenti estremamente infantili e regressivi che ne aggravano le condizioni;
– Ansia: scaturisce dai continui insuccessi, bassa autostima, non accettazione delle persone care;
– Aggressività: associate alle frustrazioni continue, alle aspettative viste dal soggetto come troppo elevate e non raggiungibili;
– Mancanza di autonomia
– Autolesionismo: ripetitivi atti di aggressione a se stessi, sufficienti a causare lesioni di varia natura. Sono presenti in molte sindromi genetiche (es. Lesh-Nyhan e Cornelia de Lange) e nell'autismo. Non è una sindrome ma un sintomo. La diagnosi differenziale del comportamento autolesionista tiene conto di 6 categorie di situazioni problematiche:
a. ambiente con condizioni di stress o deprivazione
b. cause mediche generali
c. epilessia e disturbi neurologici
d. patologie comportamentali
e. disturbi neuropsichiatrici
f. comportamento autolesionista idiopatico

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