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Processo ai Templari


Nel 1307 i Templari furono improvvisamente arrestati per iniziativa di re Filippo IV. Fu affermato che durante le cerimonie di ammissione le reclute erano obbligate a negare Cristo, sputare sulla croce, e dare baci indecenti; furono anche accusati i fratelli di adorare idoli, e l’ordine, fu detto incoraggiare pratiche omosessuali.  Il papa protestò. Ma dopo che il maestro, James de Molay e altri confessarono ordinò a tutti i regnanti occidentali di arrestarli e requisire le loro proprietà.  In Francia e alcune parti dell’Italia molti templari ammisero le accuse più serie, ma nessun altra confessione fu ottenuta a Cipro, Aragona, Castiglia o Portogallo. 1311 Concilio di Vienne, un gruppo di confratelli giunti a difendere gli altri non vennero ascoltati, e il 22 marzo 1312Clemente pronunciò l’abolizione dell’ordine. Le questioni irrisolte rimasero: la loro colpa o innocenza e le motivazioni di Filippo IV; è difficile credere che o templari fossero colpevoli di tali offese così serie, inoltre mancavano prove incriminanti, come gli idoli o le copie di statuti segreti, dove i templari, Francia, vennero presi di sorpresa. Le testimonianza inoltre non furono molto convincenti e molti ritrattarono confessioni, probabilmente estorte attraverso abili interrogatori, privazioni e tortura. Motivazioni: la corona francese aveva bisogno di denaro, la corono stava cercando di  estendere la propria autorità e non poteva tollerare un’organizzazione militare e aristocratica indipendente all’interno del suo regno. Il processo è stato inoltre interpretato come affermazione del potere monarchico sul papato, era un caso che coinvolgeva eresia e idolatria; molti contemporanei impostarono il processo sullo sfondo delle recenti proposte in parte designate per estendere l’influenza francese in Terra Santa. È possibile inoltre che Filippo abbia finito per ascoltare le voci che circolavano. Clemente V non riuscì a salvare il Tempio, ma tenne gran parte delle loro proprietà lontane dalle mani del potere secolare.Questi due ordini si diffusero ampiamente anche in Spagna, dove tra l’altro sorsero diverso ordini (Calatrava, Santiago, Montegaudio…), che ricevettero notevole sostegno dai regnanti. Questi ordini locali avevano il vantaggio ulteriore di non dover inviare parte dei loro redditi in Terra Santa.

Tratto da LE CROCIATE di Elisa Giovinazzo
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