Skip to content

Altri attributi dei sistemi elettorali


Un altro fattore che influisce sulla proporzionalità dei risultati elettorali e sul formato dei sistemi partitici-parlamentari è dato dalle dimensioni del corpo degli eletti. Poiché i sistemi elettorali sono metodi per tradurre i voti in seggi, il numero dei seggi complessivamente disponibili per questa traduzione rappresenta una parte integrante di tale meccanismo. Questa cifra è importante per due ragioni. In primo luogo la possibilità di una distribuzione proporzionale aumenta all’aumentare dei membri del parlamento. In secondo luogo il modello generale prevede che nei paesi molto popolosi si abbiano ampi parlamenti mentre quelli meno popolosi tendono ad avere un numero minore di parlamentari. La grandezza dei parlamenti tende ad essere pari alla radice cubica della popolazione di un dato paese. Le elezioni di tipo plurality tendono sempre ad essere non proporzionali ma tale tendenza è rafforzata quando i membri del parlamento sono in misura significativamente più bassa rispetto alla radice cubica della popolazione. Inoltre i sistemi presidenziali possono avere un effetto indiretto ma forte sul numero effettivo di partiti dei sistemi parlamentari. Poiché la presidenza è il premio politico più ambito e poiché sono i partiti più grandi hanno la possibilità di ottenerla, questi ultimi hanno un vantaggio considerevole su quelli più piccoli, vantaggio che cercano di riproporre nel momento delle elezioni parlamentari anche in presenza di un sistema elettorale proporzionale (Colombia, Venezuela), questa tendenza è forte soprattutto quando l’elezione presidenziale è regolata da un sistema di tipo plurality anziché da un ballottaggio e quando la tornata di elezioni parlamentari si tiene simultaneamente all’elezione del presidente.
Anche la distorsione rappresentativa tra i collegi può contribuire al livello di non proporzionalità elettorale. Nei sistemi uninominali tale fenomeno significa che i collegi si fondano su un numero di elettori sostanzialmente ineguale. Collegi plurinominali discorsivi sotto l’aspetto della rappresentatività sono invece quelli con una grandezza in seggi non commensurabile con la popolazione effettivamente presente in essi. Evitare tale fenomeno nei sistemi maggioritari, sia in quelli plurality che majority risulta particolarmente difficile perché un0accurata distribuzione richiede il disegno preciso di un numero di distretti relativamente piccoli.
Nei sistemi proporzionali che utilizzano sistemi plurinominali di diverse dimensioni il problema è minore perché ogni circoscrizione può essere ritagliata sulla base di una unità geografica preesistente e vedersi attribuita a priori una quota di seggi proporzionale al proprio peso demografico.
Alcuni sistemi proporzionali permettono ai partiti di collegare le proprie liste separatamente presentate sulla scheda in modo che il totale dei loro voti combinati sarà utilizzato per la distribuzione iniziale dei voti. Il prossimo passo sarà la distribuzione dei seggi vinti dal complesso dalle liste collegate ad ognuna delle formazioni che fanno parte del collegamento. Una connessione di questo genere è indicata con il termine apparentment. Poiché l’apparentamento aiuta i piccoli partiti che tendono ad essere sottorappresentati, l’effetto di questo meccanismo è la riduzione della non proporzionalità e l’aumento del numero effettivo dei partiti. La formazione ed il reciproco beneficio dei collegamenti interpartitici elettorali non sono permessi solo dalla presenza di un meccanismo di apparentamento nei sistemi proporzionali ma possono anche scaturire dall’applicazione di altri tre sistemi elettorali.

Tratto da LE DEMOCRAZIE CONTEMPORANEE di Filippo Amelotti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.