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Bicameralismo forte e debole


3 sono le caratteristiche che determinano la forza o la debolezza del bicameralismo:
1. il primo aspetto riguarda i poteri formali e costituzionali di cui godono le due camere. In generale le seconde camere tendono ad essere subordinate alle prime. I suoi voti negativi sulle proposte di legge possono essere spesso annullati dalle prime camere e in molti sistemi parlamentari i governi sono responsabili solo di fronte a queste ultime. In due paesi i disaccordi tra le due camere vengono risolti da una sessione congiunta. La limitata ampiezza della seconda camera fa molta differenza sotto questo profilo. Gli unici esempi di seconda camera con poteri formalmente simili alle rispettive camere basse sono Colombia, Italia, Svizzera e USA.
2. la reale importanza della seconda camera non dipende solo dai poteri formali ad essa attribuiti ma anche dal metodo con cui viene eletta. Tutte le prime camere vengono direttamente elette dal popolo mentre i membri delle seconde camere sono molto spesso selezionati indirettamente o nominati. Nei casi in cui la seconda camera non è eletta direttamente manca di legittimazione democratica e quindi della influenza politica concreta conferita dall’elezione popolare. Per contro, l’elezione diretta della seconda camera può compensare in qualche misura la sua limitatezza in termini di poteri. Sulla base dei due criteri descritti possiamo classificare i parlamenti bicamerali come simmetrici o asimmetrici. Le coppie di camere simmetriche sono quelle con poteri costituzionali uguali o moderatamente ineguali ed una legittimazione democratica simile. Le camere asimmetriche sono quelle fortemente ineguali sotto entrambi i profili. La categoria simmetrica include i 7 parlamenti che hanno 2 bracci parlamentari con poteri simili. 3 di questi parlamenti hanno le seconde camere direttamente elette (USA, Colombia e Italia) e molti membri della seconda camera svizzera e belga sono anch’essi direttamente eletti.
3. la seconda camera può essere eletta in modo da ampliare la rappresentanza di certe minoranze. In questo caso le due camere differiscono nella loro composizione e possono esser chiamate disomogenee. L’esempio è dato da quelle seconde camere federali che sovra rappresentano le unità più piccole della federazione.

Tratto da LE DEMOCRAZIE CONTEMPORANEE di Filippo Amelotti
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