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Sistemi elettorali e sistemi partitici


i sistemi maggioritari di tipo plurality favoriscono la formazione d sistemi bipartitici. I sistemi proporzionali e quelli maggioritari a due turni incoraggiano il multipartitismo. Duverger spiega i differenti effetti dei sistemi elettorali in termini di fattori meccanici e psicologici. Per effetto meccanico si intende il fatto che tutti i partiti eccetto i due più forti vengono sottorappresentati poiché sono penalizzati in ogni collegio. Il fattore psicologico rafforza quello meccanico: gli elettori si rendono conto di sprecare il loro voto continuando a darli al terzo partito. Da qui la tendenza a trasferirlo dal loro partito a quello tra i due che è considerato il male minore. Il fattore psicologico coinvolge anche i politici la cui naturale tendenza è di affiliarsi ad una delle due formazioni vincenti.
Rae rileva che ogni sistema tende a rappresentare i partiti più grandi sottorappresentando quelli minori. Si devono distinguere 3 importanti aspetti di questa tendenza:
1. tutti i sistemi elettorali tendono a produrre risultati non perfettamente proporzionali.
2. tutti i sistemi elettorali tendono a ridurre il numero effettivo dei partiti rappresentati in parlamento rispetto a quelli presenti nelle competizioni elettorali
3. tutti i sistemi elettorali possono costruire una maggioranza parlamentare per dei partiti che nella realtà non hanno ricevuto un tale maggioranza da parte degli elettori.

Tratto da LE DEMOCRAZIE CONTEMPORANEE di Filippo Amelotti
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