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Controriforma e riforma cattolica


Il termine controriforma indicava l’azione con la quale un territorio veniva ricondotto con la forza alla confessione cattolica: ricattolicizzazione. Indica poi quel movimento interno alla chiesa cattolica che ebbe il suo culmine nel concilio di Trento.
Il concetto di controriforma ha un triplice significato:
- la repressione antiprotestante
- Il consolidamento dei dogmi e delle strutture ecclesiastiche
 - la riorganizzazione interna della chiesa cattolica
Si tratta di una reazione complessa e a più livelli dei poteri che si opponevano al protestantesimo. Questi poteri sono 4:
- i re di Spagna che avevano stabilito un’alleanza con il pontefice e che avevano bisogno dell’aiuto della chiesa per far rispettare in tutto il loro vasto impero l’obbedienza al sovrano.
- la chiesa che, rotta l’unità religiosa aveva bisogno di consolidare la gerarchia e di ripristinare la sua autorevolezza. In quest’opera di restaurazione la chieaa non poteva fare a meno della monarchia spagnola, l’unica in grado di mantenere un potente esercito e di aiutare il papa sul piano finanziario
- teologi e cultura accademica cattolica
- quarto potere i gesuiti, nuovo ordine religioso.

Attraverso l’uso del concetto “riforma cattolica”  l’accento batte non più sulla reazone al protestantesimo ma sul rinnovamento religioso che investe la chiesa nel tardo 400. ci si riferisce soprattutto al movimento della devotio moderna, dei cenacoli e dei gruppi erasmiani, all’intensa attività assistenziale tramite la creazione degli ospedali ma anche alla nuova religiosità promossa dal concilio di Trento.
La storiografia moderna ha superato la divisione tra i due concetti e preferisce connetterli. Controriforma e riforma cattolica sono due tendenze del cattolicesimo convergenti verso una sua più decisa affermazione.
Si parla di controriforma per il periodo che va dal 1580 (papato di Sisto V) al 1640: il periodo cioè della repressione della riforma protestante e di tutte le spinte di rinnovamento interno al cattolicesimo. In sostanza per controriforma si intende soprattutto: il processo di cristallizzazione delle confessioni religiose tra metà 500 e metà 600; il nuovo sistema giuridico della chiesa cattolica con il papa al culmine; la prassi pastorale, tendente alla riconquista delle masse; la teologia tridentina, la forte carica riformatrice di cu la chiesa diede prova. Inoltre si intendono gli abusi, gli eccessi e l’intolleranza che caratterizzarono spesso l’uso dei nuovi apparati controriformistici della chiesa.
   

Tratto da LE VIE DELLA MODERNITÀ di Filippo Amelotti
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